Discarica abusiva con oltre 1050 tonnellate di rifiuti speciali sequestrata ad Altamura

Il responsabile è stato denunciato per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Dovrà altresì procedere alla bonifica dell'intera area sequestrata

Discarica abusiva con oltre 1050 tonnellate di rifiuti speciali sequestrata ad Altamura

Nell'ambito del piano di controllo del territorio (coordinato dal I Gruppo della Guardia di Finanza di Bari) finalizzato a prevenire e reprimere i traffici illeciti, i militari della Compagnia di Altamura hanno concluso negli scorsi giorni una vasta operazione di servizio a contrasto dei reati ambientali. La stessa ha portato al sequestro di una discarica abusiva e alla denuncia all'Autorità Giudiziaria di un soggetto altamurano. L'attività svolta dai militari, espressione della Convenzione stipulata tra la Regione Puglia, la Guardia di Finanza, l'A.R.P.A. Puglia e altri attori istituzionali, è finalizzata al contrasto degli illeciti ambientali anche sotto il profilo fiscale. In particolare le Fiamme Gialle hanno intercettato lungo la via Gravina di Altamura e pedinato un autoarticolato telonato con targa italiana. Il veicolo, dopo alcune manovre sospette, ha imboccato una strada secondaria per poi concludere la propria corsa in un piazzale nei pressi dell'ingresso della sede di una società a responsabilità limitata e operante nel settore del recupero per il riciclaggio dei rifiuti solidi e biomasse.

Qui l'attenzione dei finanzieri è stata subito richiamata da una vera e propria montagna di rifiuti speciali, una parte dei quali in pessimo stato di conservazione. I militari sono dunque intervenuti sul posto per controllare innanzitutto il carico del mezzo. Il veicolo trasportava ben 8 tonnellate di materiale spugnoso proveniente da Acerra (NA) e destinato alla S.r.l. poc'anzi citata. Successivamente la pattuglia ha esteso i controlli all'impresa nel cui piazzale erano stoccati enormi quantitativi di rifiuti costituiti da materiale spugnoso misto a stracci, pellame, metalli, legno, plastica, tubi, ferraglia e materiale derivante da attività di autoriparazione e fili elettrici. Immediata la richiesta al titolare dell'esibizione della documentazione amministrativo-contabile legittimante il possesso di quanto rinvenuto e delle autorizzazioni amministrative previste dalla normativa ambientale. Tuttavia il rappresentante legale della società è stato in grado di fornire solo una scarna documentazione attestante, peraltro, l'acquisto di un quantitativo minimo di materiale spugnoso.

I militari hanno dunque proceduto al sequestro della discarica abusiva (1400 metri quadrati) contenente oltre 1050 tonnellate di rifiuti speciali. Il responsabile è stato inoltre deferito alla competente Autorità giudiziaria per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Lo stesso dovrà altresì effettuare operazioni di rimozione, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica dell'intera area.

L'illecito riscontrato dagli uomini della Guardia di Finanza non è solo pericoloso per l'ambiente e la natura, ma ha anche rilevanti ricadute in termini di evasione fiscale, in particolare della cosiddetta ecotassa. I finanzieri, infatti, hanno contestato a carico del titolare della società l'ecotassa evasa e le sanzioni amministrative dovute per un ammontare complessivo pari a 163mila euro.

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