Distributori di benzina: uno su quattro truffa il cliente

I sequestri sono aumentati sensibilmente rispetto all’estate del 2014. Ma cosa può fare un automobilista per riconoscere la truffa?

Distributori di benzina: uno su quattro truffa il cliente

Quasi 74 milioni di prodotti contraffatti ed insicuri sono stati sequestrati nel corso di 1.634 interventi della Guardia di Finanza, che hanno permesso anche di denunciare 676 responsabili, 12 dei quali tratti in arresto, e scoprire 6 opifici industriali
utilizzati per la produzione delle merci irregolari. È in pieno svolgimento il piano estivo di controlli della Guardia di Finanza a tutela dei consumatori, a contrasto della contraffazione e dell’abusivismo commerciale nelle aree costiere - balneari e nelle città d’arte. Quasi 30 milioni di pezzi sono risultati contraffatti, altri 3 milioni sono stati sequestrati per violazione delle norme a tutela del Made in Italy e più di 40 milioni per quelle sulla sicurezza dei prodotti. I sequestri sono aumentati sensibilmente rispetto all’estate del 2014. Ma cosa può fare un automobilista per riconoscere la truffa?

"Anzitutto - come ha spiegato il maggiore Biagio Giardina, capo ufficio operazioni del comando della guardia di finanza a livesicilia.it - è necessario controllare la corrispondenza dei prezzi esposti sul cartellone a margine della carreggiata: deve corrispondere esattamente a quanto appare sul display della colonnina. In secondo luogo - aggiunge - bisogna evitare di distrarsi durante il rifornimento, non utilizzando ad esempio il cellulare, perché l'addetto all'erogazione potrebbe approfittarne. Poi - precisa - ci si deve sempre posizionare con l'auto in modo da vedere bene il display, se non è possibile è consigliabile scendere dal mezzo e verificare. Se, nonostante ciò si dovessero avere dei dubbi, basta segnalare al 117 la situazione".

"Un chiaro indizio di frode è, per esempio, quello dell'erogazione maggiore rispetto alla capienza del proprio serbatoio, quindi consigliamo a tutti di informarsi con certezza sulla capacità di quest'ultimo.

Inoltre - continua il maggiore Giardina - quello che gli automobilisti non dovrebbero mai fare, è rifornirsi fuori dai circuiti ufficiali della rete stradale, pagando la benzina a distributori "improvvisati": in questo caso aumenta anche il rischio della miscelazione dei prodotti petroliferi con altri prodotti chimici di scarsa qualità. Queste sostanze alterano e danneggiano gravemente il regolare funzionamento del motore dell'auto ed inquinano tremendamente l'ambiente".

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