Le donne degli altri

Le donne degli altri

Quarta Repubblica, il programma condotto su Rete4 da Nicola Porro, cresce in ascolti e insidia la leadership dei salotti televisivi blasonati che, su Rai e Mediaset, fanno da palcoscenico soprattutto alla cultura e alla politica di sinistra. Tanto basta per finire nel mirino della compagnia di giro dei grillo-comunisti, che ha nel Fatto Quotidiano il suo braccio armato cartaceo. Ma come è possibile scrivono prima Nanni Delbecchi e poi Andrea Scanzi che Porro ospiti nel suo programma come opinionista tale Hoara Borselli, una bella signora con un passato da showgirl, ex compagna del portiere Walter Zenga e vincitrice di un Ballando con le stelle? Ma dove siamo finiti?

Non conosco la signora Hoara Borselli, devo ammettere che non sapevo neppure del suo passato. L'ho vista in tv a Quarta Repubblica e mi è sembrato dicesse cose sensate e interessanti, ho apprezzato pure la sua bellezza ma mi rendo conto che agli occhi e alle orecchie di Delbecchi e Scanzi possa apparire imbarazzante. Il motivo è semplice: non è una donna di sinistra e dice cose di destra. E tanto basta per bollarla come inadeguata, spernacchiabile, risibile, ovviamente nel silenzio compiaciuto di tutte le femministe pronte a starnazzare se un maschietto critica anche solo la pettinatura di una di loro.

Mi piacerebbe chiedere a Delbecchi e Scanzi: scusate, ma perché Hoara no e Alba Parietti sì? Perché Fiorella Mannoia (una cantante) e Sabrina Ferilli (una attrice) vengono interpellate con enfasi su temi politici manco fossero cattedratiche di Diritto Costituzionale e invece una ex ballerina non avrebbe titolo di dire la sua? Perché sulla politica l'ex compagna di Zenga no e la compagna di Buffon, Ilaria D'Amico (giornalista sportiva) sì? La risposta è ovvia: perché la Parietti, la Mannoia, la Ferilli e la D'Amico sono di sinistra e questo conferisce loro una patente di credibilità.

E poi diciamolo, a proposito di curricula adeguati.

Non mi sembra che Delbecchi e Scanzi abbiano mai eccepito che il Paese e la politica siano finiti nelle mani di un comico condannato per triplice omicidio. Anzi, i due ne sono appassionati portavoce. Lunga vita quindi a Hoara, opinionista (finalmente) bella, e alla libera Quarta Repubblica, che se cresce nel gradimento dei telespettatori un motivo ci sarà.

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