Cronache

Dottoressa presa a pugni per il ticket in ospedale

La dottoressa è stata presa a calci e pugni da una 60enne che non voleva pagare il ticket. L'episodio all'ospedale Muscatatello di Augusta (Siracusa)

Dottoressa presa a pugni per il ticket in ospedale

Nuova aggressione ai danni del personale sanitario. Vittima di una paziente fuori controllo è stata questa volta una dottoressa dell'ospedale Muscatatello di Augusta, in provincia di Siracusa. La donna è stata aggredita in pieno giorno nei locali della guardia medica.

A colpire la dottoressa è stata una 60enne che, secondo una prima ricostruzione, non avrebbe voluto pagare il ticket. La donna, quando il medico le ha chiesto dei documenti che attestassero l'esenzione, è andata su tutte le furie e le si è scagliata contro con violenza. E così sono volati pugni, calci e schiaffi. Un tecnico dell'impianto antincendio ha assistito alla scena ed è subito intervenuto per bloccare la 60enne. La vittima, che ha denunciato quanto accaduto alle forze dell'ordine, ha rimediato delle contusioni giudicate guaribili in 10 giorni.

"È vergognoso come ancora oggi si debba continuare ad assistere ad aggressioni e ad atti di inenarrabile violenza non soltanto verbali ma anche fisici all'interno delle strutture sanitarie nei confronti di medici ed infermieri nell’esercizio del proprio dovere, mentre garantiscono, senza risparmio di impegno e di fatica, la più adeguata assistenza a chi ne ha bisogno. Confido nell'operato dell'autorità giudiziaria e ci costituiremo parte civile affinché atti così vili e vergognosi siano puniti con condanne esemplari", ha tuonato il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.

Continua così la serie di aggressioni a medici, infermieri e addetti alla sicurezza negli ospedali. Ieri, ha denunciato l'associazione Nessuno tocchi Ippocrate su Facebook, una nuova violenza. Un paziente, in attesa sulla barella al pronto soccorso dell'ospedale del Mare di Napoli, è andato in escandescenze e ha gettato la scrivania addosso al chirurgo.

Per proteggere il personale sanitario sono state già prese alcune misure. A Napoli, dopo le ultime aggressioni alle ambulanze e ai soccorritori del 118, sono state installate le telecamere sui mezzi di soccorso. Inoltre, un operatore per ogni ambulanza avrà anche una bodycam nella giacca che gli permetterà di filmare tutto quello che accade nel corso di un intervento. Un'altra novità arriva dal Piemonte: da febbraio, tutti i pronto soccorso dell'Asl Città di Torino saranno dotati di servizio di vigilanza armata sette giorni su sette, h24. "Tutto il personale sanitario lavorerà in condizioni protette e potrà gestire le emergenze in sicurezza, esprimendo il massimo della professionalità, con riflessi positivi anche sull'assistenza e sulla cura", aveva dichiarato il Commissario dell'Asl, dottor Carlo Picco.

Misure per tutelare il lavoro del personale sanitario che ogni giorno finisce nel mirino dei pazienti.

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