Coronavirus

Un asintomatico al ristorante? Così infetta almeno 9 persone

Una ricerca cinese che sarà pubblicata in luglio ha mostrato come un positivo asintomatico abbia potenzialmente infettato 9 persone dei tavoli accanto durante un pranzo al ristorante: per il veicolo del virus, decisi i flussi d’aria del locale che avrebbero diffuso le goccioline nelle immediate vicinanze

Un asintomatico al ristorante? Così infetta almeno 9 persone

La pandemia mondiale al Covid-19 è così diffusa per "colpa" di chi è asintomatico e dell'incredibile capacità di contagio verso gli altri. È quanto emerso da uno studio cinese che sarà pubblicato a luglio dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC) americano che mostra in che modo un solo paziente positivo sia riuscito a contagiare 9 persone all'interno di un ristorante a causa del flusso d’aria del locale.

I fatti

L’analisi riguarda un ristorante di Guangzhou, in Cina, durante un pranzo avvenuto a gennaio: una persona positiva al Covid ma non ancora sintomatica sembrerebbe aver diffuso la malattia ad altre 9 presenti nel suo stesso tavolo o in uno dei due tavoli vicini. Infatti, gli altri 73 clienti che in quel momento si trovavano sullo stesso piano del locale non si sono ammalati. Particolare di non poco conto, che risulterà decisivo ai fini del contagio, è che tutte le persone infettate dall'asintomatico si trovavano sulla linea del condizionatore d'aria in una stanza senza finestre.

Il contagio

I cinque membri della famiglia “A” sembravano tutti sani ma, più tardi, una donna di 63 anni ha avuto la febbre e la tosse ed è andata in ospedale dove si è rivelata positiva per al Coronavirus. Entro due settimane (dal 24 gennaio al 5 febbraio), come si legge sul Corriere, altri nove clienti del ristorante di Guangzhou che avevano pranzato sullo stesso piano quel giorno risultarono positivi. Quattro, che erano parenti della donna infetta, potrebbero anche essersi contagiati fuori dal ristorante, ma per gli altri cinque il ristorante sembra essere stato la fonte del virus.

Disposizione dei tavoli

Il tavolo della famiglia "A" è al centro tra i tavoli "B" e "C" dove stavano pranzando altre due famiglie (come mostra il disegno, ndr). La famiglia "B" e la famiglia "A" si sono incontrate per 53 minuti e tre dei suoi membri (una coppia e la figlia) si sono ammalati. La famiglia "C" sedeva accanto alla famiglia "A" nell’altro tavolo lungo lo stesso lato della stanza soggiornando con loro per 73 minuti: due dei suoi membri (una madre e sua figlia) si sono ammalati.

I tavoli rotondi distavano un metro l’uno dall’altro. Sopra il tavolo della famiglia "C" c’era uno split di aria condizionata che soffiava in direzione sud, attraversando tutti e tre i tavoli; parte dell’aria condizionata, probabilmente, ha rimbalzato contro il muro tornando verso la famiglia "C" perché gli aerosol tendono a seguire il flusso d’aria.

Come sono nati i contagi

In base alla tempistica della malattia, sembrerebbe che tutti e 3 i membri della famiglia "B" siano stati contagiati al ristorante così come per la famiglia "C" anche se i ricercatori non escludono che si siano anche sviluppati contagi secondari in famiglia a partire da un solo infetto per nucleo famigliare. Le altre 73 persone presenti al ristorante sono state messe in quarantena per 14 giorni ma non hanno mai sviluppato sintomi.

Flusso d'aria derminante

"Il fattore chiave per l’infezione è stata la direzione del flusso d’aria - hanno scritto gli autori - le goccioline respiratorie più grandi rimangono nell’aria solo per un breve periodo e viaggiano solo per brevi distanze, generalmente inferiori ad un metro. Le distanze tra il paziente A1 e le persone agli altri tavoli, in particolare quelle al tavolo C, erano tutte meno inferiori al metro. Tuttavia, un forte flusso d’aria dal condizionatore d’aria potrebbe aver propagato le goccioline dal tavolo C al tavolo A, quindi al B e di nuovo al C. Piccole gocce aerosolizzate (<5 μm) cariche di virus possono rimanere nell’aria e percorrere lunghe distanze, gli aerosol tenderebbero a seguire il flusso d’aria e le concentrazioni inferiori di aerosol a distanze maggiori potrebbero essere state insufficienti a causare infezione in altre parti del ristorante", sottolineano i ricercatori.

aerazione

La sfida dei ristoranti

A prescindere dall'efficacia e dalla scientificità dello studio cinese, nel prossimo futuro la sfida dei locali sarà di attrezzarsi per mantenere il distanziamento sociale ed un numero limitato di gente all'interno ma tenendo conto che, anche il sistema di aerazione, può risultare determintante per il contagio da una persona all'altra, specialmente perché l'asintomatico non sa di esserlo.

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