Cronache

Ecco svelato il segreto delle patatine fritte di McDonald's

La ricetta italiana: "In aggiunta, prevede destrosio, ovvero zucchero, e difosfato disodico, uno stabilizzante che ha semplicemente il compito di evitare che le patate si scuriscano"

Ecco svelato il segreto delle patatine fritte di McDonald's

Sono gustose, invitanti e quasi tutto il mondo le mangia. Sono le patatine fritte della catena di fast food McDonald’s. E da oggi non avranno più segreti. "Le nostre patatine provengono da patate intere; utilizziamo principalmente varietà di patate a pasta bianca, che hanno la consistenza ottimale per poi essere fritte e sono caratterizzate da tuberi allungati, perfetti per assumere la forma a bastoncino" , è quanto spiega in una nota McDonald's Italia in merito alla notizia "Le patatine di McDonald's, un reportage svela il segreto: "Ecco cosa contengono" che da qualche ora circola sul web.

La multinazionale del cibo veloce replica al conduttore tv Grant Imahara, il quale ha realizzato un reportage per la trasmissione Usa MythBusters ("Miti da sfatare"). Il presentatore si è recato con una troupe in uno stabilimento in Idaho per seguire la preparazione delle patatine che poi arrivano nei vari negozi. Ha così scoperto che contengono 19 ingredienti, come oli vegetali vari e aromatizzanti. Ci sono colza, soia, soia idrogenata e poi sapore di manzo (non sono vegetariane), grano idrolizzato, latte idrolizzato, acido citrico e polidimetilsilossano, una sostanza (della 'famiglia' del silicone) che serve per proteggere le patatine dalle alte temperature.
E nella nota di McDonald's Italia si chiarisce: "In aggiunta, la ricetta prevede destrosio, ovvero zucchero, e difosfato disodico, uno stabilizzante che ha semplicemente il compito di evitare che le patate si scuriscano. Durante la lavorazione le patate vengono pre-fritte in un olio vegetale non idrogenato formato da olio di girasole e olio di colza al quale viene aggiunto un antischiumante e poi surgelate."

E continua: "Le patate arrivano così nei nostri ristoranti già tagliate e surgelate in comodi sacchetti, pronte per essere fritte in olio vegetale. L'olio, formato da oli non idrogenati di girasole e di colza, viene costantemente ripulito da eventuali residui e filtrato ogni giorno. Un sistema computerizzato consente di monitorarne la qualità e verificarne il grado di usura in modo da cambiarlo tutte le volte che un apposito strumento elettronico chiamato testo, che rileva la presenza di sostanze polari, ce ne segnala la necessità.

Ogni volta che lo cambiamo, lo facciamo totalmente" spiega il colosso dei fast food.

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