Elicotteri della polizia a terra perché mancano i libretti

Sono 51 i mezzi fermi. Niente manuali aggiornati per la manutenzione e il Viminale tarda a provvedere

Un Augusta Bell AB206 chiuso all'interno dell'hangar del reparto volo di Venezia
Un Augusta Bell AB206 chiuso all'interno dell'hangar del reparto volo di Venezia

Elicotteri in volo. Macché! A terra. I motori si scaldano, i pulsanti di accensione posizionati su «on», l'elica lentamente comincia a roteare, la polvere si solleva da terra e poi il rumore assordante di un elicottero che si alza in volo. Tutto questo per gli uomini della Polizia di Stato è una cara vecchia storia, da raccontare. Perché su undici reparti volo sparsi su tutto il territorio nazionale, ben sei hanno i velivoli fermi da un mese. Con il carburante dentro, ma immobili.

Tutto questo perché mancano i manuali di manutenzione, quelle guide a mo' di libretto d'auto dove c'è scritto tutto, ma proprio tutto, ciò è necessario sapere per fare la manutenzione ai velivoli. Anzi, i manuali ci sono ma non sono aggiornati. A denunciare la situazione è il sindacato Ugl Polizia di Stato che spiega come in alcuni casi l'ultimo aggiornamento risalga al 2015. Ergo, sono scaduti. Ma gli aggiornamenti costano, centinaia di migliaia di euro e dovrebbero essere fatti ogni anno. Il contratto con la società che fornisce i manuali di manutenzione aggiornati, affinché si possa provvedere alla manutenzione in casa, dura tre anni. Ma a dover mettere mano alle casse per finanziare gli aggiornamenti è il ministero dell'Interno che però ancora non ha provveduto.

E allora la situazione è questa: Venezia, Milano, Bologna, Firenze, Pescara e Napoli con elicotteri completamente fermi. Sono 28 velivoli AB 206 e 23 AB 212, per un totale di 51 mezzi. A Roma, Oristano, Reggio Calabria, Bari e Palermo invece si vola grazie ai mezzi AW 139, comprati con i fondi Frontex, l'agenzia europea della guardia costiera e di frontiera. «È il ministero dell'Interno che deve pagare gli aggiornamenti spiega a Il Giornale Walter Trabacchin, pilota, segretario provinciale di Venezia e membro dell'Osservatorio nazionale Reparti Volo Ugl Polizia di Stato - e ci tengo a sottolineare che è da più di un mese che la linea elicotteri non ha potuto svolgere i servizi di istituto tra cui quelli di emergenza sanitaria utili alla cittadinanza». Una realtà che ci viene confermata anche da Emanuele Brignoli, segretario della regione Lombardia Ugl Polizia di Stato e anche dalla sezione di Firenze dove gli elicotteri sono a terra da oltre un mese. «Tutto questo è scandaloso tuona Mauro Armelao, vicesegretario nazionale Ugl Polizia di Stato l' Air Force di Renzi costava 76mila euro al giorno e per noi non ci sono i soldi per far volare gli elicotteri, che servono a garantire la sicurezza delle città. Città che sono nel mirino del terrorismo internazionale. Se domani succedesse qualcosa a Venezia, come oggi con la tentata rapina con i fumogeni in una gioielleria di piazza San Marco, l'elicottero non si può alzare in volo. E la cosa assurda è che la Polizia di Stato, oltre ad avere i velivoli vecchi e messi male, non ha nemmeno i mezzi per fare le manutenzioni, con tutti i problemi di ordine pubblico. Auspico che il capo della Polizia, Franco Gabrielli, si faccia carico e provveda. E chiedo che gli elicotteri dell'ex Corpo forestale ancora disponibili ci vengano dati in dotazione.

Dopo lo smembramento di questo, la flotta dei forestali è stata divisa, ma al corpo di polizia i velivoli non sono mai arrivati». «Una situazione - denuncia Armelao - che dimostra quanta poca attenzione la politica nazionale rivolga ai suoi poliziotti».

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