Cronache

Espone il calendario del Duce: l'Anpi contro il supermarket

In un supermarket in provincia di Imperia appare un calendario di Mussolini. L'Anpi insorge, il titolare: "I comunisti vivono di questo"

Espone il calendario del Duce: l'Anpi contro il supermarket

Vallecrosia - Il calendario di Mussolini, souvenir di Predapppio, appeso alla cassa del supermercato (guarda le foto), ha scatenato una bufera, a Vallecrosia, piccolo centro balneare della provincia di Imperia, dove l'Anpi (delegazione di Sanremo) ne ha chiesto l'immediata rimozione, informando la Prefettura di Imperia.

Mentre il titolare della rivendita (che espone il marchio Crai), Roberto Lo Castro, avverte: "Quel calendario è il regalo di un amico tornato da una gita a Predappio. Le foto erano belle e raccontavano, a tappe, la storia del fascismo, così l'ho appeso. Cosa c'è di male? I comunisti dovrebbero ringraziarlo il duce, visto che da più di settant'anni non hanno altro argomento di cui parlare". E poi: "Volendo essere sinceri - prosegue Lo Castro - se avessi acquistato mille di questi calendari, le giuro che li avrei venduti tutti. Non si immagina, quanti me ne hanno chiesta una copia".

A sollevare il polverone è stata Amelia Narciso, responsabile Anpi di Sanremo, che dichiara: "Per gli antifascisti della nostra provincia, in un minimarket di Vallecrosia, questa estate un turista ha avuto la sgradita sorpresa di trovare alla cassa, in bella mostra, un calendario con le foto di Mussolini". Prosegue: "Ci siamo subito attivati, affinchè questo squallido reperto venisse rimosso e donato privatamente, se proprio necessario, senza esporlo in un esercizio pubblico".

L'Anpi ha informato la sede centrale della catena: "che vanta un proprio codice etico", oltre alla Prefettura: "ma risulta, a tutt'oggi - prosegue la portavoce dei partigiani - che nulla è cambiato". Il calendario, a quanto sostiene Narciso, non è stato rimosso neppure con l'intervento della polizia municipale, sollecitata dal consigliere comunale Claudio Gibelli (Pd), intervenuto anche in qualità di iscritto all'Anpi.

Ma il proprietario del supermercato lo rimuoverà il calendario della discordia? "Premesso che è un calendario come tanti altri: quelli di Stalin o di Che Guevara, ad esempio, la Crai, nel dirmi che posso vendere tutti i calendari che voglio, mi ha gentilmente chiesto di staccarlo questo, più che altro per evitare noie. Io lo toglierò, ma con la gente che muore di fame in Italia, e le assicuro che tutti i giorni vengono da me a chiedere un panino, è possibile scatenare un casino del genere per due foto di Mussolini? Voglio, poi, vedere cosa succederà a Predappio, se passa la legge Fiano, visto che è una città che vive dei gadget del duce".

Conclude il titolare del supermercato: “A proposito, non posso far nomi, ma c’è un bar di Vallecrosia, che espone il mezzo busto del duce”.

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