Espulsi due rifugiati simpatizzanti dell'Isis in Campania

Scoperti con video e foto inneggianti alla folle jihad dell'Isis, fermati a Benevento due giovani rifugiati pakistani, di poco più che vent’anni. A denunciarli sarebbero stati i loro stessi connazionali, turbati dalle posizioni estremiste assunte dai due ragazzi.

L’operazione è stata condotta dalla Digos della Questura di Benevento che già da tempo aveva messo sotto controllo le utenze telefoniche dei pakistani. Erano giunti in Italia insieme ad altri ragazzi del loro Paese e avevano fatto richiesta per ottenere lo status di rifugiato e, quindi, avere riconosciuta la protezione internazionale. Nelle more dell’esame della richiesta, era stato concesso loro un appartamento a Benevento, in cui vivevano insieme ad altri otto pakistani.

E proprio loro hanno incastrato i due (aspiranti) jihadisti. Infastiditi dalle prese di posizione radicali e insospettiti da strani magheggi su internet, li hanno denunciati. Ai poliziotti è bastato pochissimo per risalire alle “frequentazioni” online dei pakistani con l’ammirazione per le Bandiere Nere. Sui loro smartphone c’erano video e immagini inneggianti alla Jihad. A loro carico, è stato disposto il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

Stando a quanto emerge dai primi dettagli dell’inchiesta, nessuno dei due immigrati avrebbe avuto contatti diretti con la rete dei reclutatori Isis tra Siria, Nord Africa e Medio Oriente. Le indagini, però, proseguono.

Non è il primo caso di simpatizzanti terroristi che passano per le aree interne della Campania.

A settembre venne alla luce il caso del giardiniere che aveva trovato un posto di lavoro in Irpinia e che, dopo soli tre mesi di lavoro, preferì lasciare tutto per andarsene a combattere in Siria sotto le insegne insanguinate del sedicente Califfo.