Un profilo su Facebook può essere ereditato: a stabilirlo è un'importante sentenza della Corte Federale di Giustizia di Karlsruhe, in Germania, che riconosce il diritto a una coppia di genitori di avere accesso all'account social della propria figlia morta nel 2012.
Una storia che di fatto potrebbe stabilire l'eredità digitale. Ma facciamo un passo indietro per capire cosa è successo. Come scrive Skytg24, nel 2012 una ragazza tedesca di 15 anni muore finendo sotto un treno a Berlino. Partono le indagini e i genitori vogliono vederci chiaro. Così chiedono di poter accedere all'account Facebook della figlia scomparsa. Sulla morte della ragazza, infatti, ci sono (ancora ora) dubbi. I genitori, quindi, chiedono di poter avere le credenziali di accesso al profilo Facebook della loro figlia per poter vedere se fra le chat riescono a trovare qualche informazione in più. Ma la richiesta della coppia viene immediatamente respinta da colosso di Mark Zuckerberg e l'account della ragazza viene bloccato per questioni di privacy.
Il profilo della 15enne, quindi, diventa una "pagina memoriale" dove gli amici scrivono pensieri, condividono foto per ricordare la ragazzina. Ma i genitori sono decisi a non mollare e portano Facebook in tribunale. Arrivano le prime sentenze. I giudici del tribunale di primo grado di Berlino, inizialmente, avevano stabilito che il profilo Facebook dell'adolescente fosse da intendere coperto dalla legge sull'eredità, inclusi i contenuti digitali creati dalla ragazza. Ma il social network aveva fatto ricorso e nel 2017 la Corte d'Appello aveva ribaltato il primo pronunciamento. Ora, però, c'è una svolta: un profilo su un social network può essere ereditato. La Corte di Karlsruhe ha garantito ai genitori il libero accesso all'account della figlia scomparsa. I giudici hanno infatti considerato il profilo social come parte dell'eredità della 15enne, compresi i post e i messaggi privati. Si tratta, dunque, di una sentenza importante perché riconosce di fatto l'esistenza dell'eredità digitale, assimilabile a quella dei beni materiali.
"Siamo rispettosamente in disaccordo con la sentenza - ha commentato un portavoce di Facebook alla Reuters -.
La lunghezza del processo dimostra quanto sia complessa la questione". La sentenza dei giudici tedeschi è sicuramente arrivata dopo anni di processi, ma può fare scuola: i genitori hanno il diritto di avere accesso ai social dei figli deceduti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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