Cronache

Fermano un giovane e vengono aggrediti: poliziotti ancora nel mirino dei violenti

Il fatto è accaduto a Siracusa, gli uomini in divisa avevano imposto l'alt al ragazzo perchè si trovava alla guida di una macchina sottoposta a fermo amministrativo, all'improvviso un gruppo di uomini, guidati dal padre del giovane, li ha circondati e aggrediti per favorire la fuga del fermato

Fermano un giovane e vengono aggrediti: poliziotti ancora nel mirino dei violenti

Fermano un giovane ad un posto di controllo, vengono aggrediti da un gruppo di uomini e il fermato scappa. Ci risiamo, un altro episodio di violenza nei confronti degli uomini della polizia di Stato nel territorio siciliano. Questa volta è accaduto a Siracusa. Il fatto è accaduto l’altro ieri nel corso della mattinata e si è consumato in pochi minuti. I poliziotti stavano effettuando un servizio di controllo sul territorio, un’attività che, con l’approssimarsi del fine settimana diviene sempre più incisiva in alcune zone della città. Durante una delle attività svolte in tal senso, gli agenti hanno imposto l’alt ad un giovane 22enne del posto perché alla guida di una macchina risultante a fermo amministrativo.

Nulla avrebbe mai fatto pensare a quello che sarebbe accaduto pochi istanti dopo. All’improvviso gli uomini in divisa si sono ritrovati travolti da un gruppo di persone che li hanno circondati ed aggrediti per favorire la fuga del fermato. Approfittando della loro superiorità numerica, hanno fatto il modo che il giovane potesse fuggire. Ad incitarli è stato il padre dello stesso 22enne che in questo modo è riuscito quindi a guadagnarsi la fuga. Raggiunto l’obiettivo, sono tutti spariti. Gli aggressori sono rimasti non identificati, mentre nei confronti di padre e figlio ne è conseguita subito dopo una perquisizione domiciliare. Non appena sono sopraggiunti i rinforzi, il personale della polizia ha messo a setaccio l’abitazione dei due rinvenendo diverso materiale illecito.

Gli uomini nascondevano in casa due pistole modello Bruni, riproduzioni di armi autentiche senza il tappo rosso. Sono stati trovati anche diversi attrezzi da lavoro: trapani, compressori, taglia piastrelle, cacciaviti, un booster ed altro materiale. Il materiale ritrovato è da considerarsi presumibilmente provento di furto. Tutto è stato sottoposto a sequestro. Stessa misura è stata applicata ad un sofisticato sistema di videosorveglianza munito di telecamere monitor e sensori, posto a tutela dell’abitazione e a due ricetrasmittenti. Padre e figlio, entrambi già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati per minacce, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e ricettazione.

A seguito di questo episodio di violenza perpetrato ai danni dei poliziotti è intervenuto il segretario provinciale del Siulp, Tommaso Bellavia: “È un episodio che va condannato con forza- si legge nella nota del segretario-Mi complimento con i colleghi per la ferma e immediata risposta operativa. Mi auguro che questi violenti non possano più sperare in un diffuso senso di impunità.

Ho fiducia nella magistratura ed auspico una sempre maggiore risolutezza e velocità nell’applicazione delle pene per questi soggetti”.

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