Una ragazza di 14 anni australiana si è tolta la vita per colpa dei bulli. Il padre ha rivolto un appello a chi ha spinto la figlia al suicidio.
Si chiamava Silvia Renda Amy "Dolly" Everett e in Australia era diventata famosa per essere stata protagonista di una pubblicità. A farla tornare sulle pagine dei giornali è stato però un fatto tragico. La 14enne si è tolta la vita per colpa degli attacchi dei bulli subiti sul web. I genitori hanno quindi deciso di fare un appello a chi ha spinto la figlia al suicidio, nella speranza che almeno così capiscano quanto quelle parole scritte sui social network possano fare male.
"Vorrei ringraziare tutti per le parole gentili e di supporto - scrive il papà su Facebook - La vostra solidarietà è un esempio di come i social media dovrebbero essere utilizzati. So che un suicidio è considerato un atto codardo, ma vi garantisco che il mio angelo aveva una gran forza. Voleva sfuggire al male di questo mondo, ma non conoscerà mai il dolore che ha lasciato alle spalle".
E poi conclude: "Se pensate che il bullismo sia uno scherzo, se vi sentite superiori, leggete questo post, venite al funerale e assistete alla devastazione che avete creato. Se possiamo aiutare altre vite preziose a uscire dallo smarrimento e dalla sofferenza, la vita di Doll non sarà sprecata". Moltissimi i messaggi di solidarietà ricevuti dalla famiglia dalla ragazza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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