Fiamme Gialle e Agenzia delle Entrate ancora in campo per il ponte del Primo maggio. Nel mirino della Guardia di Finanza soprattutto gli agriturismi del Centro- Sud che, in questi giorni festivi, saranno come al solito presi d’assalto. Ad essere passato al setaccio sarà un centinaio di agriturismi, che presentano elementi di anomalia fiscale molto significativi. Nell’operazione sono impiegati circa 200 funzionari.
I controlli, però, hanno già interessato alcune regioni in particolare ( Marche, Liguria, Puglia e Sicilia) dove i blitz dei militari hanno portato alla luce centinaia di evasori. A Palermo, per esempio, durante il ponte del 25 aprile, è stato effettuato un controllo a tappeto delle attività commerciali (negozi e ambulanti). La Guardia di Finanza ha messo in campo 370 uomini.
E spicca un dato: il 97% degli ambulanti è risultato non in regola, mentre la percentuale tra i negozianti si abbassa al 62%. Come già nei casi di Cortina e Milano, alcuni degli esercizi controllati sono praticamente rinati dopo le verifiche della Guardia di Finanza.
Una gelateria palermitana ha infatti triplicato il guadagno il giorno successivo al controllo. Stesso «successo » per un panificio dove sono stati emessi 231 scontrini contro i 45 del giorno controllato. A Palermo e in provincia, inoltre, 41 esercizi sono stati sottoposti a controlli mirati alla verifica del rispetto delle norme sull’assunzione di manodopera: 31 sono stati i datori di lavoro multati (uno di questi è stato anche denunciato all’autorità giudiziaria), pari al 76% di quelli verificati, per avere nel complesso impiegato 78 lavoratori in nero e altri 33 irregolari, soprattutto per l’impiego in orari superiori a quelli oggetto di contratto o l’erogazione di compensi «fuori busta ».
Bottino pieno della Finanza anche nel capoluogo ligure. A finire nel mirino degli investigatori a Genova è stato un corposo numero di ditte ed esercenti del centro storico. Molti dei quali gestiti da extracomunitari. Tutti, peraltro, clienti dello stesso commercialista accusato di aver omesso di presentare le loro dichiarazioni dei redditi per una base imponibile di oltre 13 milioni di euro. Nelle province di Fermo e di Ascoli a finire sotto la lente della polizia tributaria sono stati numerosi professori di scuole liceo che si facevano pagare in nero dagli studenti.
Un’evasione fiscale di 10 milioni di euro, che coinvolge 20 società è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Caserta. Ventisei le persone denunciate nel corso dell’operazione «Best System». Le Fiamme Gialle hanno accertato che, attraverso una ditta individuale di San Nicola La Strada ( Caserta) e grazie all’acquisto di prodotti informatici all’interno dell’Unione Europea e tramite San Marino,sono stati sottratti all’imposizione diretta oltre 10 milioni di euro,evadendo l’Iva per più di 3 milioni di euro.
Dall’inizio dell’anno sono ben 2.192 gli evasori totali individuati dalle Fiamme Gialle. I controlli effettuati nei primi quattro mesi del 2012 hanno permesso di portare alla luce redditi nascosti pari a oltre sei miliardi di euro.
L’Iva evasa ammonta a circa 650 milioni.
Ben 853 persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria per non aver presentato la dichiarazione dei redditi, mentre altre 530 persone sono finite nel mirino dei giudici per occultamento o distruzione della contabilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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