Promozione della tax compliance, voluntary disclosure fase 2, contrasto all'evasione, Iva in primis, puntando i controlli sui 'pesci grossi': gli indirizzi dettati a novembre dal ministro dell'Economia diventano stringenti linee guida a cui l'Agenzia delle entrate deve attenersi per predisporre le proposte di budget operativo 2017. Una nota diramata dalla direzione centrale Accertamento detta le indicazioni operative per il nuovo anno con l'obiettivo di incrementare il numero dei controlli e migliorare i risultati ottenuti in termini di gettito, incentivando l'adempimento spontaneo e riducendo l'invasività dei controlli verso i soggetti a basso rischio.
Al contempo, saranno potenziate le misure per il recupero del tax gap Iva, quelle di contrasto alle frodi Iva, quelle finalizzate all'indebita fruizione dei rimborsi fiscali e misure indirizzate a contrastare efficacemente le indebite compensazioni mediante crediti inesistenti. Sul fronte dell'adempimento spontaneo l'Agenzia invierà ai contribuenti (persone fisiche, ma anche imprese, autonomia ecc..) ulteriori comunicazioni per la compliance (relative al 2013) più di quelle inviate quest'anno. Agenda serrata per le lettere inviate nel 2016 (anno 2012): gli uffici avranno tempo fino al 28 febbraio 2017 per esaminare la documentazione prodotta dai destinatari delle comunicazioni. Sul lato del controllo, l'attenzione del fisco si concentrerà su coloro che non hanno giustificato l'anomalia comunicata e che non hanno accolto l'invito del Fisco a presentare una dichiarazione integrativa. Tra le linee guida anche l'erosione del tax gap Iva, che ha pesato nel 2014 per circa 40,2 miliardi sulle spalle del Paese. Sul fronte dei controlli, si chiede agli uffici di quantificare le risorse in modo utile ad accrescere la maggiore imposta accertata totale e la maggiore imposta definita, anche con riferimento all'Iva. Tra le altre indicazioni, arriva anche quella di migliorare la qualità delle verifiche sulle imprese medio-grandi (con volume d'affari, ricavi o compensi dichiarati compresi tra 26 mln di euro e 99,9 mln euro).
Il 2017 parte con un segno più anche sul numero di controlli nei confronti dei soggetti Iva: scendono i controlli sul registro, per via della diminuzione del numero di atti sottoposti a registrazione negli ultimi anni, ma cresce l'esigenza di mirare ai soggetti ad alto rischio. Subito al lavoro infine anche sul fronte voluntary disclosure fase 2 e Patent box.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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