Fornovo, l'ex sindaco lascia al Comune 4 milioni di euro

A Fornovo, l'ex sindaco ha lasciato 2,5 milioni tra contanti, azioni e titoli, ai quali vanno aggiunti proprietà, terreni e la villa padronale

Fornovo, l'ex sindaco lascia al Comune 4 milioni di euro

L'ex sindaco di Fornovo San Giovanni, Carlo Nicoli, dopo la sua morte ha lasciato in eredità al Comune tutti i suoi averi. Una somma enroeme, che ha lasciato stupiti i cittadini del paese nella Bassa Bergamasca.

Nicoli aveva svolto la carica di sindaco per due mandati, nel corso degli anni '60 e '70 e, nel dicembre del 2016 era scomparso, all'età di 85 anni. L'uomo era stato anche professore, segretario e direttore dell'asilo del paese, preside alle scuole medie e commercialista; era stato il primo di Fornovo a laurearsi in Economia e commercio. Viene ricordato, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, come una persona dal carattere molto schivo e di poche parole, ma capace di grandi gesti di grande generosità. E così, l'ex primo cittadino si è congedato dalla sua comunità con uno di quei gesti.

La somma del lascito, comunicata in coniglio comunale lo scorso giovedì, ammonta a due milioni e mezzo di euro, tra contanti, azioni e titoli, a cui però si devono aggiungere tre appartamenti a Bergamo, uno a Treviglio, la villa padronale in paese e alcuni terreni. Il patrimonio totale corrisponderebbe a più di quattro milioni, circa due volte il bilancio annuale del Comune.

L'unico a sapere del testamento, pur senza conoscerne la cifra, era un altro ex sindaco di Fornovo, Pier Luigi De Vita, cui il donatore si era rivolto per avere chiarimenti in merito alla possibilità di un lascito. Le risorse rese disponibili da Nicoli, "saranno impiegate per realizzare opere pubbliche e servizi", come annunciato dall'attuale sindaco Gian Carlo Piana. Il pensiero va subito alla realizzazione di una nuova scuola, ambiente cui il donatore era molto legato. Piana conferma che il progetto è nelle intenzioni dell'attuale amministrazione, ma sottolinea la necessità di realizzare anche altre opere. Ma la preoccupazione maggiore al momento è trovare il modo di evitare che questa somma rimanga legata "dai vincoli della finanza pubblica". Per quanto riguarda le opere da realizzate, sarano gli stessi cittadini a stilare una lista delle priorità.

Una cosa, però, è certa: l'istituzione di borse di studio in memoria dell'ex preside, da assegnare agli alunni meritevoli per la durta di 50 anni.

Nicoli l'ha specificato in uno dei due legati contenuti nel testamento, forse pensando proprio alla passione per la scuola e l'istruzione, cui aveva dedicato molti anni. L'altra richiesta, invece, rigurda la cura della sua anima: il Comune, per 50 anni, dovrà far celebrare messe in ricordo dell'ex sindaco.

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