Cronache

Colpita da un fulmine la Cappella degli Scrovegni di Padova

Secondo l'amministrazione comunale non ci sono stati danni al monumento. Rimossa la croce che stavo sopra l'ingresso

Foto d'archivio degli affreschi sulle pareti della Cappella degli Scrovegni
Foto d'archivio degli affreschi sulle pareti della Cappella degli Scrovegni

La croce che sovrasta la Cappella degli Scrovegni a Padova è stata seriamente danneggiata e rimossa dal monumento, probabilmente a causa di un fulmine caduto un paio di settimane fa. A dirlo il professor Giuliano Pisani, storico dell'arte che sull'edificio che contiene gli affreschi di Giotto ha scritto molto.

"Un fatto gravissimo", ha denunciato il professore, aggiungendo però che le opere che si trovano nella Cappella non avrebbero subito nessun danno. Nondimeno ha fatto notare la gravità di essere venuto a sapere la cosa non dalle autorità e quindi dalla stampa, ma dagli Amissi del Piovego, secondo il loro sito ufficiale una "associazione culturale ed ambientalista di voga alla veneta".

All'accusa ha risposto l'amministrazione comunale. Il sindaco ha spiegato di essere stato avvisato subito di quanto accaduto, ma di avere atteso "una perizia dell'azienda specializzata" prima di divulgare la notizia e di avere avviato una verifica sul funzionamento del sistema parafulmine installato.

L'assessore all'Edilizia monumentale del Comune di Padova, Fabrizio Boron, ha aggiunto che il fulmine "non ha fatto alcun danno al monumento", causando però "un cortocircuito alla parte elettrica, quella per intenderci che controlla l'umidità e la temperatura", che è stato poi risolto.

Il fulmine si è scaricato sul basamento di pietra a forma sferica che c'è sopra la facciata principale della Cappella, danneggiando soltanto la croce, che è stata rimossa. Il monumento è stato ggetto di un restauro che si è concluso nel 2002.

L'assessore Boron, spiegando di di danni non ce ne sono stati, né agli affreschi né alla facciata, ha anche aggiunto che, grazie a "un fondo di 500mila euro", consegnato dal governo alla Sovrintendenza, si potranno pianificare "molti interventi di consolidamento" e "trovare una soluzione all'allagamento della cripta", problema che si ripropone costantemente da diversi anni.

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