Ha perso la vita nella notte tra il 20 e il 21 settembre scorso, travolta da un convoglio sui binari della stazione all'altezza di Cavi di Lavagna, nel levante della provincia di Genova. E dopo mesi in cui si sono ipotizzate diverse cause legate alla morte di Veronique Garella, la barista 29enne di Chiavari, è stato aperto dalla procura del capoluogo ligure un fascicolo a carico di ignoti, delegato alla squadra mobile per le indagini, per scoprire altri dettagli su quel decesso.
La svolta
Al vaglio, infatti, ci sarebbe l'ipotesi di omicidio volontario contro ignoti, con accertamenti che riguardano l'eventuale coinvolgimento di altre persone. La morte della ragazza, inizialmente, aveva fatto pensare a un incidente o a una precisa volontà suicidio. Ma in base a quanto ricostruito nelle ultime ore, la sera prima dell'incidente, ci sarebbe stato un litigio tra la 29enne e un gruppo di giovani di Lavagna. Secondo le prime ricostruzioni, alla base di quel gesto potrebbero esserci motivi di gelosia, forse per un ragazzo conteso, che avrebbero scatenato il diverbio.
La ricostruzione dell'incidente
Nella notte in cui ha perso la vita, in base a quanto riportato dal Corriere della sera, la giovane stava rientrando dopo una serata passata con alcuni amici. Qualche ora dopo, non si sa come, il suo corpo è finito sotto a un treno in corsa. Lo scenario che, per diverso tempo, è stato considerato una fatalità o la volontà di farla finita da parte della 29enne, nelle ultime ore, è cambiato ed è stato ripreso in esame per degli approfondimenti. Da lì la svolta, cioè un'indagine aperta per omicidio volontario con alla base un litigio con un'altra ragazza.
La lite con l'altra ragazza
Gli investigatori in queste ore ipotizzano che Garella sia stata spinta sotto quel treno, proprio durante una discussione. Secondo quanto testimoniato dal macchinista, lui si era accorto di qualcosa sui binari ma non aveva saputo dare certezze sull'incidente. Poco prima che il treno la travolgesse, la 29enne (che a Chiavari viveva con i genitori) aveva passato la serata in un locale sul lungomare di Cavi Arenella, dove aveva partecipato una festa insieme a un'amica, la quale avrebbe raccontato agli inquirenti dettagli su un diverbio tra Garella e un'altra ragazza per un giovane. In base a quanto ricostruito, gli amici della 29enne sarebbero intervenuti per calmare le due, ma la barista sarebbe stata insultata e picchiata. A quel punto, avrebbe deciso di lasciare la festa e tornare a casa, incamminandosi verso la stazione da sola.
Tutte le ipotesi e le lesioni
Ora gli inquirenti stanno valutando se qualcuno l'abbia seguita o se la 29enne possa essere finita sotto il treno correndo troppo velocemente. Sulla vicenda, per ora, si conoscono pochi dettagli. Nei giorni scorsi sono stati chiamati a testimoniare alcune persone presenti alla festa, che avevano passato con lei la serata.
Tuttavia, il deposito di una relazione preliminare del medico legale, Luca Vallegra, evidenzierebbe alcune lesioni ritenute "sospette", cioè dei segni sulle braccia della ragazza. I contenuti del cellulare della giovane deceduta, poi, potrebbero segnalare dettagli importanti. In questa inchiesta, per adesso, non ci sono indagati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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