Genova, il maxi schermo fa litigare Toti e il Comune

Il governatore della Liguria vuole metterlo sul ponteggio per i lavori sulla facciata della Regione. Ma il Comune pone diversi paletti

Dal sito Dire.it
Dal sito Dire.it

Braccio di ferro tra il Comune di Genova e la Regione Liguria. Lo scontro è su un maxischermo che Giovanni Toti intende "accendere" sulla facciata della Regione (attualmente in fase di restauro). Ma il Comune non ne vuol sapere. L'idea di Toti, come riporta il Corriere della sera, è quella di sfruttare il maxi ponteggio per la ristrutturazione del palazzo, per apporvi uno schermo di grandi proporzioni, da utilizzare con molteplici scopi: proiettare video sul territorio, sponsorizzare eventi e iniziative e far vedere ai cittadini, in piazza, le partite di calcio degli Europei. Nel presentare la sua idea il governatore ha parlato di "grandiosa operazione di marketing".

Il Comune, però, ha fatto capire che l'operazione non è facile: servono permessi su permessi e, soprattutto, si rifiuta di spegnere la fontana di De Ferrari, posta proprio davanti al palazzo, dalle 21 a mezzanotte (non per tutto il giorno ma solo per tre ore, di sera). Una controversia che infiamma lo scontro tra due diverse visioni politiche, cui si mescolano questioni giuridiche (permessi) e valutazioni tecniche (spegnimento delle luci per migliorare la visione dello schermo.

Di fronte ai paletti posti dal Comune Toti allarga le braccia: "Non ricordo di ecatombi provocate dal maxischermo in Times Square a New York o dai giochi di luce sulla Tour Eiffel. facciamoci del male".

La giunta di sinistra, guidata dal sindaco Marco Doria, apparentemente è disposta alla collaborazione, ma "nel rispetto delle regole". Resta da capire se si è disposti, o meno, a fare qualche piccola deroga per limitare la burocrazia e offrire ai cittadini un servizio in più.

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