Il giallo dello chef Zamperoni: dalla scomparsa al ritrovamento

La ricostruzione dei fatti e la testimonianza: "La lite è avvenuta proprio al primo piano, e si sentivano grida di rabbia"

Il giallo dello chef Zamperoni: dalla scomparsa al ritrovamento

Sulla morte dello chef Andrea Zamperoni continua ad essere presente un alone di mistero che al suo interno contiene diversi interrogativi e dubbi. Il motel in cui è stato rinvenuto il suo corpo privo di vita è teatro di scene malavitose, tra prostituzione e attività di droga. E nella giornata di mercoledì la polizia ha ricevuto la notizia della presenza di una salma sul pavimento del primo piano dell'edificio.

A giocare un ruolo fondamentale è inevitabilmente la testimonianza fornita da Avery Mullen. La versione della turista scozzese confermerebbe la prima pista ipotizzata al momento del ritrovamento: "La lite è avvenuta proprio al primo piano, e si sentivano grida di rabbia".

I fatti

Come già noto, lo chef sabato sera aveva lasciato il ristorante: avrebbe dovuto riprendere il proprio turno nella giornata di lunedì a mezzogiorno ma non si è presentato, destando subito preoccupazione da parte dei suoi colleghi. L'apprensione è progressivamente dilagata, aggravata dal fatto che di Andrea non vi era più alcuna traccia né sui social né sul cellulare che risultava spento. L'allarme è poi culminato con una denuncia per scomparsa di persona. La mancata presenza a lavoro è risultata un evento raro: Zamperoni in passato aveva sempre avvisato anche per un minimo ritardo.

Attualmente non è ancora chiara la data del decesso: tutti i dettagli verranno chiariti dall'autopsia. Ma è giusto chiedersi se lunedì lo chef fosse già morto. Anche perché da lui non è arrivata alcuna chiamata proprio da quel giorno, sintomo di come qualcosa fosse già successo. La polizia ha fatto sapere che il corpo è stato trovato "avvolto in una coperta come se qualcuno stesse cercando di spostarlo". Gli stessi agenti hanno però riferito che sul corpo non vi erano particolari tracce di violenza.

L'edizione odierna de Il

Messaggero mette in risalto inoltre che persistono dubbi sull'entità della donna trovata nuda nella stanza di Zamperoni: la polizia l'ha lasciata libera solamento dopo averla portata in centrale per interrogarla.

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