Cronache

Denise e il giallo della "voglia". L'ex pm: "Buffonata mediatica"

La 20enne russa ha rivelato di avere una voglia sulla parte sinistra della pancia, dettaglio che potrebbe essere rilevante

Denise e il giallo della "voglia". L'ex pm: "Buffonata mediatica"

Olesya Rostova, la 20enne russa che sta cercando disperatamente la sua mamma naturale, dopo aver saputo l’esito negativo del test del Dna con Valentina Khariova, possibile madre della ragazza, si è lasciata andare a una rivelazione importante mentre si trovava negli studi televisivi del programma Lasciali parlare del Primo canale federale: “Sulla pancia, dalla parte sinistra, ho una voglia fin dalla nascita e forse qualcuno può averla vista”. Subito però è stata zittita dal presentatore che ha tenuto a dire: “Noi siamo contrari a qualsiasi suggerimento! Queste sono cose che si chiariscono nel corso del procedimento di riconoscimento. Per questo fino ad adesso non l'abbiamo detto”. Intanto però la notizia è stata data e questo dettaglio potrebbe essere davvero importante al fine di scoprire chi sia realmente la giovane.

Oleysa ha una voglia sulla pancia

In Russia non si parla d’altro, tutti sembrano lanciati alla ricerca della madre naturale della ragazza che una settimana fa aveva fatto un appello durante il programma пусть говорят (in italiano "Lasciali parlare"), nel tentativo di ritrovare la sua famiglia d’origine. Ieri in collegamento dall’Italia c’era anche Svetlana Khokhlova, la donna che, ricordando la scomparsa della bimba di 4 anni a Mazara del Vallo, comune in provincia di Trapani, aveva notato una certa somiglianza con la sua connazionale Olesya, coetanea di Denise. Adesso il dettaglio rivelato dalla ragazza potrebbe aiutare nella ricerca. Come ricordato da Il Messaggero, quando venne trovata la giovane, ora 20enne, non aveva con sé documenti e non si sapeva nulla, neanche dove fosse nata. L’unico ricordo che Olesya sembra avere della sua infanzia riguarda un viaggio in treno con una donna di origine nomade che credeva sua madre. Insieme andavano a chiedere l’elemosina, finché un giorno non vennero fermate dalla polizia che scoprì che le due non erano parenti. La bimba, chiamata Olesya dai federali, venne così tolta alla rom e portata in un orfanotrofio. In seguito venne affidata a una famiglia. Anche nel caso di Denise Pipitone, le forze dell’ordine seguirono come prima pista quella nomade, come ricordato dall’avvocato di famiglia, Giacomo Frazzitta.

La speranza ancora viva di Piera Maggio

Sabato scorso i media avevano reso noto che il test del Dna tra Olesya e Valentina Khariova, residente nella città di Arcangelo, sul mar Bianco nel nord della Russia, era risultato negativo. Il risultato è stato però letto ieri in trasmissione dopo ben 50 minuti di attesa e dopo che la 20enne aveva anche chiamato la donna “mamma”. Oggi andrà in onda un’altra puntata del programma che è stata registrata sempre ieri. Adesso la speranza è che Olesya sia davvero Denise Pipitone, la piccola bambina scomparsa 17 anni fa a Mazaro del Vallo, nel Trapanese, mentre stava giocando in strada davanti a casa con altri bimbi. La speranza della madre di Denise, Piera Maggio, è ora appesa a un filo. Sui risultati degli esami del gruppo sanguigno e del Dna non è ancora trapelato nulla, i partecipanti alla trasmissione hanno avuto l’ordine di non parlare. Il legale della famiglia ha tenuto a dire che l’esito degli esami verrà “subito comunicato alla Procura di Marsala” che sta indagando sul caso e che fino a oggi verrà mantenuto l’assoluto riserbo. Moltissime le segnalazioni arrivate in questi anni, nessuna delle quali ha portato però a ritrovare Denise. Ci sono state perfino le dichiarazioni di un presunto pentito che riferivano dell’omicidio della piccola e il processo alla sorellastra, accusata in un primo momento di averla rapita. Giorgio Maccadino, all’epoca dei fatti primo cittadino di Mazara, ha dichiarato: “La nostra speranza è quella che Olesya sia davvero Denise e così si possa rimarginare quella ferita aperta 17 anni fa e mai chiusa”.

Le parole dell'ex procuratore: "Una buffonata mediatica"

In tutta questa faccenda sembra comunque che la cosa più importante sia lo share, alla faccia del dolore di una madre che sta aspettando dal 2004 di ritrovare la figlia scomparsa. E per questo motivo, Frazzitta due giorni fa aveva dichiarato che non avrebbe partecipato alla trasmissione se prima non avesse avuto in mano i risultati degli esami del sangue. I risultati sono arrivati, la puntata è stata registrata e oggi andrà probabilmente in onda, sempre che non venga deciso in ultimo di ritardare ancora la verità e far crescere l’attesa nei telespettatori. Il legale ha reso noto nel pomeriggio di ieri: “Ho appena ricevuto la comunicazione, via mail, dall'avvocato di Olesya, una mail di collaborazione, a questo punto parteciperò al programma russo. Ma non posso dire nulla nel merito: ho l'embargo sul contenuto. Posso solo dire che trasmetteremo tutto in Procura a Marsala e i magistrati sanno cosa fare”. Sembra più un accordo con la televisione, anche perché la procura di Marsala, fino a ieri sera non aveva ancora ricevuto nulla. Oggi forse verrà comunicato se il sangue di Olesya appartiene allo stesso gruppo sanguigno di quello di Denise. Intanto i dubbi sulla somiglianza delle due bambine nelle loro foto da piccole si fanno sempre più forti. E anche Piera Maggio non sembra avere più così tanti elementi in comune con Olesya.

L'ex procuratore di Marsala che indagò sul caso, Alberto Di Pisa, ha parlato di“una buffonata mediatica”.

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