Cronache

Gorino, il cartello contro i migranti: "Islamici, tornate nel vostro califfato"

Nella chiesa un cartello rivolto ai musulmani: lasciate la città, tornate da Al Baghdadi

Gorino, il cartello contro i migranti: "Islamici, tornate nel vostro califfato"

Un cartello contro i musulmani è stato esposto sia all'interno che all'esterno della chiesa di Gorino Ferrarese, la frazione che si è opposta, con tanto di barricate, all'arrivo di un autobus con 12 immigrate destinate nel paesino dalla Prefettura.

Il cartello anti-islam

"Visto che noi siamo, per voi, infedeli: ma perché non ve ne andate nel vostro califfato di Iraq con il santo Califfo El Bagdadi, il quale vive di armi e uccide a tutto spiano coloro che non sono sunniti?" recita l'avviso affisso sul portone della chiesa di Gorino. Sopra la scritta contro i musulmani campeggia un simbolo arabo, la 'N', e sotto c’è una didascalia: "Questa rappresenta la 'N' araba e significa 'Nazzareno', termine con cui il Corano indica i seguaci di Gesù di Nazareth. Questo segno è stato posto sulle case dei cristiani del califfato di Iraq, i quali sono stati costretti ad andarsene di casa, sono stati uccisi, costretti a cambiar fede, le donne rese schiave vendute e stuprate e violentate da quelli assassini. Noi siamo "orgogliosamente" dei 'Nassarah'".

Come riferisce AdnKronos, il parroco della chiesa, Don Paolo Paccagnella, da oltre 25 anni alla guida della parrocchia, è stato raggiunto telefonicamente più volte per chiedere la ragione della presenza del cartello, non ha voluto parlare. Diego Viviani, sindaco di Goro (di cui fa parte la frazione di Gorino Ferrarese) si dice "davvero esterrefatto" E aggiunge: "Non ne sapevo nulla. Sono stato avvisato ieri sera della presenza di questo cartello. E' stata l'ennesima tegola in testa".

Il sindaco è stato avvertito della presenza del cartello dalle forze dell'ordine che, probabilmente, lo faranno rimuovere.

Viviani è deciso ad affrontare il parroco Don Paolo Paccagnella per chiederne la rimozione e fargli presente che "un cartello del genere non trasmette certo un insegnamento di accoglienza degli altri popoli e di fratellanza".

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