Gragnano, reagisce a lancio di uova: accoltellato 36enne

A Gragnano, un gruppo di minori ha lanciato uova contro una vettura e poi ha aggredito l’automobilista sceso per verificare i danni. Sul caso indagano i carabinieri

Gragnano, reagisce a lancio di uova: accoltellato 36enne

Definire come un innocente scherzo di Halloween quello che è accaduto ad un automobilista nella serata del 31 ottobre a Gragnano, in provincia di Napoli, è riduttivo e fuori luogo.

L’uomo, un 36enne imprenditore nel settore del noleggio con conducente, è stato vittima di un vero e proprio agguato messo a segno da una banda di giovanissimi che, dopo aver lanciato delle uova contro la sua vettura, lo hanno aggredito fisicamente accoltellandolo alla coscia destra.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, la vittima si trovava alla guida di una Mercedes nei pressi della chiesa di Sant'Erasmo a Gragnano quando, improvvisamente, la sua auto è stata colpita da una raffica di uova lanciate da un gruppo di una decina di bambini.

Preoccupato per i possibili danni riportati dalla macchina, l'uomo si è fermato ed è sceso per verificare la situazione. Quando, però, ha visto i responsabili dello “scherzo” nelle vicinanze, in preda alla rabbia ha provato a rincorrerli.

A quel punto i minori, per nulla spaventati, in un gesto di sfida hanno affrontato il 36enne, accerchiandolo. Uno di loro, addirittura, ha anche estratto un coltellino e si è scagliato contro l’automobilista ferendolo alla gamba destra. Il giovanissimo, subito dopo la brutale azione, si è dato alla fuga con il resto del branco di teppisti dirigendosi verso via Staglie.

La vittima, soccorsa immediatamente dai passanti, è stata condotta successivamente all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia dai sanitari del 118 accorsi sul posto.

I medici del nosocomio hanno medicato il paziente per una ferita lacero contusa alla coscia destra e per contusione alla zona temporo-zigomatica destra giudicate guaribili in 10 giorni.

Sul caso, invece, stanno indagando i carabinieri che, anche con le testimonianze dei presenti nella zona, sperano di poter individuare i responsabili dell’aggressione.

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