Coronavirus

Il green pass pure per lavorare: l'idea di Confindustria

La direttrice generale degli industriali a Draghi: rendere obbligatorio il green pass per accedere in azienda

Il green pass pure per lavorare: l'idea di Confindustria

La proposta arriva da Confindustria ed è già finita sulla scrivania del presidente del consiglio Mario Draghi. La direttrice generale degli industriali Francesca Mariotti, come riporta il quotidiano Il Tempo, ha chiesto al premier di rendere obbligatorio il green pass per accedere in azienda: chi non è vaccinato non può lavorare e potrebbe vedersi la paga sospesa. Dopo le polemiche sull'obbligo per sanitari e docenti, la confederazione guidata da Carlo Bonomi mette sul tavolo un’altra idea che farà molto discutere.

È chiaro ormai a tutti che la vaccinazione di massa è l’unico strumento utile a contenere la diffusione del virus, ma sono ancora tanti i lavoratori che rifiutano di farsi inoculare l’antidoto. “Nonostante la campagna vaccinale nazionale abbia registrato finora un buon andamento, numerose imprese associate hanno segnalato la presenza di percentuali consistenti di lavoratori che scelgono liberamente di non sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid19, esponendo di fatto ad un maggior rischio di contrarre il virus se stessi e la pluralità di soggetti con cui, direttamente o indirettamente, entrano in contatto condividendo in maniera continuativa gli ambienti di lavoro”, scrive quindi la Mariotti.

La nota diramata da Confindustria non lascia quindi dubbi: l’obiettivo è tutelare quei lavoratori che diligentemente si sono vaccinati, anche se il documento prosegue prevedendo sanzioni molto dure per i no vax. La confederazione degli industriali chiede al governo di obbligare i dipendenti delle aziende a presentare il green pass per recarsi sul luogo di lavoro. In mancanza, il titolare dell’impresa avrebbe la possibilità di attribuire al lavoratore mansioni diverse da quelle normalmente esercitate, erogando la relativa retribuzione. E qualora ciò non fosse possibile, il datore dovrebbe poter non ammettere il soggetto al lavoro, con sospensione della retribuzione in caso di allontanamento dall’azienda.

Un provvedimento estremo che rischia di innescare una serie di polemiche all’interno dell’esecutivo, il quale sarà chiamato a discutere su una proposta che non passerà certo inosservata.

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