"Svuotare i conti correnti dei ricchi occidentali per finanziare la guerra santa": questo il proposito dell'hacker islamista inglese Junaid Hussain, sospettato dalla polizia britannica di essere fuoriuscito dal Regno Unito per raggiungere i miliziani di Isis in Siria.
La notizia, svelata pochi giorni fa dal Daily Mail, arriva da Birmingham, città di cui il giovane è originario. Il ventenne Hussain era già stato arrestato nel 2012 per aver "piratato" su Internet informazioni personali relative all'ex premier Tony Blair. Ora, espatriato in Siria, è ritenuto dagli investigatori inglesi "la mente di un piano con cui gli hackers dell'estremismo islamico intendono prendere di mira i conti correnti delle persone ricche e famose".
Sui social network, sebbene non faccia menzione del piano per derubare i conti bancari dei ricchi cittadini britannici, ha postato diverse foto che lo ritraggono a volto coperto mentre imbraccia armi da fuoco che punta minaccioso verso l'obiettivo.
Il Mail aggiunge inoltre che le banche inglesi sarebbero state avvertite del potenziale pericolo e che sarebbero "già al lavoro" per parare la minaccia. I terroristi di Isis avrebbero acquisito le informazioni tecniche necessarie a un'operazione di hackeraggio su larga scala con la conquista di una banca nella città di Mosul: questa è, secondo il foglio britannico, l'opinione dei servizi di sicurezza di Sua Maestà.
Un portavoce dell'associazione degli istituti di credito britannici ha dichiarato che qualunque correntista dovesse venire truffato verrebbe rimborsato sino all'ultimo centesimo, ma ha voluto comunque rassicurare il pubblico: adeguate contromisure sono già al vaglio delle maggiori
banche di Londra.Hussaid, però, non cessa di proferire minacce dal suo profilo Twitter: "Siate uomini d'azione, non ragazzini chiacchieroni", si legge sul social network. Una dichiarazione d'intenti che non lascia spazio a nessun dubbio.
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