Cronache

"Ho costruito quella galleria e ai miei figli dico: non passate"

L'operaio lancia l'allarme: "Quella galleria sulla statale Foligno Civitanova può cascare perché manca lo spessore". Ma l'Anas smentisce

"Ho costruito quella galleria e ai miei figli dico: non passate"

"Tutto quel tratto è fatto male, è la galleria peggiore che ho fatto". A microfoni di Report parla un operaio. Conosce a menadito la galleria La Franca sulla statale Foligno Civitanova, tra Umbria e Marche. La conosce molto bene perché l'ha costruita lui. E lo ha fatto pure male. Tanto che ai suoi figli dice sempre: "Non passateci perché è pericoloso. Meglio la strada la vecchia che questa nuova".

La galleria non è stata ancora aperta al traffico. Ma è lì. Dopo l'avvertimento dell'operaio ai microfoni di Report, l'Anas ha deciso di mandare un manipolo di tecnici a fare un controllo. "Allora - spiega l'operaio alla trasmissione di Milena Gabanelli - questa è la volta della galleria, l’arcatura, queste sono le spalle, che devono tenere lo sforzo, ma qua cemento non ce n’è". Stando alle dichiarazioni dell'operaio, ci sarebbero 10 centimetri di cemento laddove ce ne dovrebbero essercene minimo 40. "Non c’è lo spessore e può cascare - spiega - essendo una zona sismica, trema, si rompe, e tristo chi passa sotto".

"Sulla galleria La Franca, in corso di costruzione la qualità e la quantità dei materiali utilizzati (calcestruzzo, ferro, centine) risulta ben superiore rispetto a quanto previsto dal progetto esecutivo", smentisce però l'Anas, annunciando nuovi controlli sull'intera galleria oltre al 25% già ispezionato senza che sia emersa "alcuna criticità". "Peraltro nell’ambito dei protocolli di legalità sottoscritti dalla nostra società Quadrilatero con le prefetture di Macerata e Perugia, sono stati adottati controlli specifici sulla qualità del calcestruzzo condotti dal Gruppo Interforze e tesi a garantire la completa tracciabilità ed originalità delle forniture", continua la società.

"Quanto all’invito dell’operaio a non passare su quel tratto in quanto sarebbe pericoloso, va precisato che l’opera non è stata completata né collaudata e quindi non è ancora aperta al traffico, per cui desta stupore che si dia credito ad affermazioni prive di qualsiasi fondamento e di così enorme gravità".

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