Cronache

Neonati tra gli escrementi. Ecco la scoperta dei vigili al campo nomadi di Roma

I vigili vanno al campo nomadi di via Salone a Roma per cercare il rom che ha preso a pugni giorni fa un loro collega, ma fanno una scoperta agghiacciante

Un campo rom in una foto d'archivio
Un campo rom in una foto d'archivio

Sono stati trovati avvolti in coperte sporche di polvere ed escrementi. Una scoperta sconvolgente: un neonato di due mesi e un bambino di circa tre anni. I due piccoli, ritrovati dalla polizia municipale romana, erano in un container del campo nomadi di via di Salone, alla periferia di Roma, teatro nei giorni scorsi di aggressioni ai danni di un vigile urbano e di un pompiere. È recente infatti la notizia di cronaca dove un uomo di origine romena di 24 anni, abitante del campo, ha preso a pugni un vigile che stava effettuando un controllo.

Il ritrovamento da parte degli agenti del Gruppo Sicurezza pubblica ed emergenziale (Spe) è avvenuto proprio durante le indagini per individuare lo straniero protagonista dell'aggressione di domenica pomeriggio a un vigile, colpito con un pugno al volto mentre effettuava un controllo di routine. A quanto reso noto dalla polizia municipale, i bambini si trovavano all'interno del container del ricercato in pessime condizioni igieniche e potrebbero essere i figli dell'uomo.

I bambini sono stati prelevati e affidati ai servizi sociali per maltrattamento, nonostante una donna si sia presentata rivendicandone la maternità. Stando a quanto è emerso, la donna era stata arrestata tre mesi fa dai carabinieri per un furto. Alla madre fu dato il permesso di tenere la bambina appena nata nella casa circondariale dove la madre è stata ristretta agli arresti, mentre il figlio di tre anni fu affidato al 24enne fuggitivo. Il bambino però cadde e si fratturò il femore e fu pertanto ingessato. Dopo un periodo il bambino era stato riaccompagnato in ospedale per rifare il gesso che si era rotto e i medici avevano individuato nella ingessatura tracce di urina, accertando la situazione della ferita curata in maniera non igienicamente idonea.

Una situazione di degrado dove i figli dei rom crescono e vivono nella "terra di nessuno" dove venerdì un vigile del fuoco, intervenuto sul posto per spegnere un incendio divampato dai rifiuti, era stato colpito da una pietra lanciata da qualcuno. Il vigile del fuoco è stato poi trasportato al Policlinico Casilino con 15 giorni di prognosi.

Stefano Lulli, segretario romano dell’Ospol, lamentando la carenza del personale ha riferito che “negli ultimi tre anni abbiamo avuto una media di 250 aggressioni l’anno verso il personale della polizia locale a Roma”, sottolineando che “se a via di Salone invece di essere presenti due persone ce ne fossero state quattro o sei sarebbe stato diverso”. E se venisse incrementato l'organico delle forze dell'ordine cambierebbe davvero qualcosa all'interno dei campi?

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