Con l'esacerbarsi dello scontro tra Lega e 5Stelle, soprattutto su diritti e famiglia, i dissidenti pentastellati ne approfittano per chiedere una sorta di "condono" delle sanzioni che pesano sulla loro posizione.
"Bene la svolta purché non sia solo immagine", dice all'agenzia Adnkronos Elena Fattori, "Sarebbe un segnale importante chiudere la vicenda delle nostre espulsioni. Ad oggi le sanzioni sono soprattutto nei confronti di chi si è opposto all'appiattimento nei confronti della Lega. Quindi, al di là della comunicazione, nei fatti non è cambiato nulla. A un mese e mezzo dalle elezioni dopo il decreto sicurezza e la vicenda Diciotti è facile fare maquillage". Un colpo di spugna, quindi, che farebbe rientrare tutti i malumori interni al Movimento.
Del resto ci sarebbe pure un sottosegretario M5S che benedice il nuovo corso: "Questo è il Di Maio che ci piace e ci rappresenta in toto: nessuna paura di far valere i nostri temi con Salvini, concentrato a far prevalere la nostra identità", avrebbe detto a un suo collaboratore, "Insomma quell'atteggiamento che alle politiche ci ha portato al 33%. Ha ingranato la marcia, sono certo che affronteremo alla grande questa campagna elettorale per le europee".
Con le Europee alle porte, però, sembra essere diventato importante per Luigi Di Maio distinguersi dall'alleato. Anche per risalire nei sondaggi che da tempo danno alla Lega un consenso superiore al 30% e dopo il flop nelle Regionali. Meglio quindi una linea più moderata e più marcata sui temi da sempre cari ai 5 Stelle. E infatti, secondo il deputato grillino Michele Sodano, "Di Maio sta affermando quella che è l'identità più verace del Movimento 5 Stelle, un movimento post ideologico che ha ancora l'ambizione di salvare l'Italia dalla deriva di corruzione e disuguaglianza su cui ci avevano portato i finti partiti del popolo, da Forza Italia al Partito democratico". Per questo, sottolinea Sodano sempre all'Adnkronos, la prossima battaglia del M5S "va nella direzione di dare sempre più dignità al lavoratore".
"Senza dimenticare l'abbattimento del cuneo fiscale per le imprese, poniamo le basi per il salario minimo garantito che significa rendere illegale lo sfruttamento e rinforzare la nostra società", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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