Cronache

I gatti e il loro modo di vedere il mondo

Com’è il mondo visto dagli splendidi occhi di un gatto, "screziati di metallo e d'agata" come scriveva Baudelaire? Ce lo rivela uno studio inglese che per quattro anni ha monitorato un gruppo di felini

I gatti e il loro modo di vedere il mondo

I gatti ci osservano, ci giudicano quando è il caso, ma più spesso preferiscono ignorarci. Nonostante la nostra presenza non sempre interessante, a meno che non sia finalizzata alla preparazione del cibo o alle coccole (su richiesta), per i gatti il mondo è una continua scoperta. Il sito Wired informa che un team di scienziati dell’Università di Derby, nel Regno Unito, coadiuvati dall’esperta di comportamento animale Samantha Watson della Manchester Metropolitan University, ha cercato di capire qualcosa in più sul comportamento di questi eleganti e affettuosi (quando vogliono) felini.

L’indagine si è concentrata sul modo in cui i gatti vivono e “interpretano” il mondo, tentando di cogliere la loro prospettiva sulla realtà. Per ben 4 anni gli studiosi hanno seguito un gruppo di 21 felini equipaggiandoli con delle microcamere. Il numero dei “partecipanti” all’esperimento si è poi ridotto a 16, poiché alcuni di loro hanno mostrato una certa insofferenza a questa specie di invasione della privacy. Monitorare dei gatti con delle videocamere non è affatto facile, per questo motivo non esistono molti studi di questo tipo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su “Applied Animal Behaviour Science” e non sono affatto scontati. Science Magazine ha riportato un’intervista a Maren Huck, lo studioso che ha guidato l’indagine, pubblicando il video che propone una parte del materiale raccolto dagli scienziati.

I ricercatori hanno notato, per esempio, che nel momento in cui gli umani sono nei paraggi i gatti tendono a sentirsi protetti e, quindi, a dormire più tranquillamente. Al contrario i piccoli felini si dedicano alla caccia e al contatto con i loro simili. Non solo. Huck spiega che i gatti sembrano animali pigri, ma il loro istinto si acuisce non appena mettono piede fuori di casa. La prima fase della “passeggiata” consiste nell’osservazione dell’ambiente circostante, che può durare più di mezz’ora. In caso di incontro con altri gatti, non è detto che si finisca alle mani, o meglio, alle zampe. Prima i due animali si osservano anche per lungo tempo, poi possono cercare di avvicinarsi e annusarsi l’un l’altro. È importante anche sapere se esiste già una gerarchia di dominio nel territorio in cui vivono questi felini.

I ricercatori hanno anche sfatato un vecchio mito: i gatti non sarebbero solo affezionati al loro ambiente, ma anche agli umani che vivono con loro. Tra uomini e mici si stabilisce un legame profondo, empatico, d’amore. Per i gatti anche noi siamo una fonte di notizie sul mondo e qualche volta risultiamo persino interessanti per la loro accesa curiosità. Certo, capita che il nostro comportamento susciti qualche perplessità (per esempio quando usiamo l’acqua per lavarci). Forse ulteriori studi dimostreranno che gli umani non esistono solo per aprire le scatolette ai gatti, parafrasando un celebre meme in voga sui social.

Non montiamoci la testa, comunque: saremo anche amati dai nostri amici con le vibrisse, ma per ora non siamo che membri del loro staff personale.

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