I luoghi più strani al mondo dove sfogarsi

Alla scoperta dei posti più bizzarri per piangere, prendersi cura di se stessi e scaricare le tensioni

I luoghi più strani al mondo dove sfogarsi

Quando parliamo di relax per affrontare lo stress e scacciare i cattivi pensieri, in Italia siamo molto fortunati, tra Spa, mare, montagne, terme e cascine immerse nel verde. Ma non è così in tutti i paesi. L’Hotel Mitsui Garden Yotsuya di Tokio, al grido di “bisogna ingegnarsi per poter offrire continuamente nuovi prodotti ai clienti”, propone un servizio caratteristico solo per il gentil sesso: stanze attrezzate con film commoventi; si va da Forrest Gump a Insonnia d’amore, fino a Titanic. A questo, si aggiunge anche una collezione di fumetti manga selezionata appositamente per far piangere, consigliata da un venditore di libri specializzato. Ogni camera è fornita di un kit di prodotti per sfarsi e rifarsi il trucco, cosmesi varia, fazzoletti in carta rinforzata e di stoffa pregiata per soffiarsi il naso. Tutto questo, per quelle donne che vogliono frignare a più non posso per combattere lo stress quotidiano, una delusione amorosa o semplicemente per guardarsi un film strappalacrime. Unica regola: niente uomini. Ogni camera costa 10.000 Yen giapponesi per notte, l’equivalente poco più di 74 Euro. Per questo rivoluzionario modo di vivere la solitudine, passano all’Hotel Mitsui donne provenienti da tutto il mondo e di qualsiasi generazione. Dall’altra parte del globo, in Danimarca, si occupano delle dame in altro modo, cioè facendole rilassare con ogni tipo di confort.

Il Bella Sky Hotel di Copenhagen vanta due torri pendenti collegate da un ponte all’ultimo piano, vedute sul centro della città e sulla riserva naturale di Amager Fælled, oltre ad essere il più grande albergo del Nord Europa; con le sue 814 stanze, è anche quello più femminile di tutti. Il 17° piano (di 23) della seconda torre è infatti riservato esclusivamente alle signore e nessun uomo, nemmeno tra il personale dell’albergo, è autorizzato a varcarne la soglia. Progettato specificamente per le esigenze delle donne che si trovano in viaggio da sole, il piano “rosa” del Bella Sky offre alle sue ospiti numerosi sfoghi: un bagno con un grande specchio per ammirarsi, asciugacapelli professionali come quelli dei parrucchieri per perfette messe in piega, un assortimento di prodotti cosmetici delle migliori marche e fiori freschi in ogni camera. Nel frigobar, al posto di birre, noccioline e superalcolici, una selezione di vini leggeri, cocktail poco alcolici e cioccolatini di primissima qualità. I prezzi vanno dai 118 ai 255 euro, con sconti periodici soprattutto per il gentil sesso.

Mentre il Giappone e la Danimarca s’adoperano per le donne, in Italia si trova una singolare stanza tutta al maschile: la Camera della Rabbia, un capannone nelle colline di Forlì pieno di oggetti da distruggere; qua non si utilizzano fazzoletti o trucchi, ma mazze da baseball per rompere tutto. Andando nel dettaglio, la camera è utilizzata anche per addii al celibato o al nubilato; a volte vengono due o tre persone, sfidandosi a chi fracassa più roba. C’è chi si reca qua per scaricare lo stress di una giornata di lavoro o chi è arrabbiato perché in cassa integrazione o disoccupato. La location vanta tutto il necessario per la sicurezza, dal telaio in acciaio a un pannello in legno, fino a una lamiera fortificata. Nello spogliatoio comincia la vestizione, anche perché non si può frantumare a colpi di mazza bottiglie e mobili senza una corazza adeguata: lo staff fa indossare scarpe antinfortunistiche, ginocchiere, protezioni per le braccia, gomitiere e guanti. Il tocco finale sono maschera ed elmetto da soft air, di colore nero. Questa pratica, prima che da noi, si è diffusa negli Stati Uniti, dove sono nate diverse camere adibite a tale scopo.

Insomma, un sogno che abbraccia tutte le generazioni (anche se possono entrare solo i maggiorenni), ovvero potersi sfogare distruggendo tutto quel che si ha intorno, ma senza pagarne le conseguenze. I prezzi variano da 15 euro per dieci minuti, fino a 35 per quaranta minuti.

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