Cronache

Ilva, oggi al Mise le proposte di Arcelor Mittal, Di Maio "Non bastano"

Insoddisfatti anche Michele Emiliano e Codacons. Assente al tavolo istituzionale il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci

Ilva, oggi al Mise le proposte di Arcelor Mittal, Di Maio "Non bastano"

L'impegno è di coprire i parchi minerari entro il 2020, con diciotto mesi di anticipo rispetto al precedente piano, di aumentare la produzione dell'impianto solo nel momento in cui sarà completato il risanamento ambientale, di creare un centro di sviluppo e ricerca su prodotti e processi specifici necessari per l'Ilva, organizzare giornate con la fabbrica a porte aperte per garantire trasparenza ai cittadini e giornate formative con i giornalisti. Non solo, sul fronte dell'inquinamento di CO2 il piano prevede inoltre la riduzione del quindici per cento delle emissioni per tonnellata di acciaio liquido prodotto, la riduzione del trenta per cento delle polveri e del cinquanta per cento delle diossine. Sarà anche ridotto l'utilizzo di acqua del quindici per cento. Il tutto entro il 2023. L'azienda si impegna inoltre per l'eliminazione della formaldeide dai processi lavorativi, in quanto sostanza cancerogena. Ci sarà una riduzione dei solfiti di idrogeno con dei miglioramenti agli impianti di desolforazione entro trentasei mesi e la copertura delle superfici anche in ambito portuale per captare acque di lavaggio e impedirne la confluenza in mare.

È questo il nuovo piano ambientale presentato stamattina da ArcelorMittal al tavolo istituzionale che si è tenuto al Mise. La domanda è: ci sarà una effettiva realizzazione del programma? Dal canto suo il Codacons, presente al tavolo, ritiene ancora "insufficienti queste garanzie, perché tutte legate a eventi futuri senza una risoluzione dei problemi attuali della popolazione, e chiede che il ministro Di Maio insista per anticipare immediatamente l'eliminazione dei parchi minerari e per un passaggio più rapido e netto dal carbone al gas. L'associazione ribadisce poi la necessità di indagini epidemiologiche sui giovani di Taranto e di inserire nel prossimo decreto una voce per indennizzare le vittime dell' Ilva". L'associazione dei consumatori, infine, sottolinea che "proseguirà nelle sedi opportune la sua battaglia per l'annullamento dell'aggiudicazione della gara".

Anche Di Maio a margine del tavolo istituzionale che si è tenuto questa mattina si ritiene insoddisfatto del piano di Arcelor Mittal. Seguito anche da Emiliano. Il governatore della Puglia ha definito le proposte del colosso franco-indiano "un piccolo passo avanti assolutamente insufficiente a garantire la salute dei miei concittadini". Al tavolo non erano presenti il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e i primi cittadini di Crispiano, Massafra, Statte e Montemesola, Comuni della provincia tarantina che costituiscono la cosiddetta "area di crisi ambientale". Il governatore pugliese ed il sindaco di Taranto non hanno più da tempo le stesse posizioni. Emiliano non esclude del tutto l'ipotesi della chiusura dell'Ilva e dice, anzi, che qualora il Governo dovesse pensarci, la Regione Puglia sarebbe in grado di presentare delle alternative economiche per Taranto.

Il sindaco, invece, boccia come velleitario ogni discorso di chiusura dell'acciaieria e insiste per la bonifica ambientale, il rilancio industriale e la tutela del lavoro.

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