Sassate contro i poliziotti ​al corteo ambientalista

Il corteo ambientalista che si è tenuto davanti agli stabilimenti dell'Ilva di Taranto si è concluso con una rappresaglia contro la polizia

screenshot da video
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Lanci di sassi e bottiglie di vetro contro la polizia. Così è concluso il corteo ambientalista che si è tenuto davanti agli stabilimenti dell'Ilva di Taranto.

Una vera e propria rappresaglia partita, scrive il Corriere, di uno sparuto gruppo di manifestanti che hanno partecipato alla marcia, organizzata da chi chiede la chiusura e la bonifica dello stabilimento. Dei fumogeni rossi sono stati lanciati all'interno della fabbrica e alcune persone hanno cercato di scavalcare la recinzione. "Facciamo queste manifestazioni per difendere la nostra salute. Ho visto una bottiglia di vetro schiantarsi a due passi da me, lanciata da chissà quale imbecille: sassi e fumogeni contro i cancelli dell’Ilva e qualcosa pure contro i manifestanti, oggi c’erano i bambini. Scene così fanno davvero male: alla causa, a tutti. Non è giusto che adesso si parli di questi deficienti e non di chi ci ammazza ogni giorno", ha detto una donna stigmatizzando l'azione dei facinorosi.

Uno degli attivisti, invece, ha spiegato: "La provocazione è quella del governo che viene a Taranto con 5 ministri e pensa di prenderci in giro: basta, si raccontano bugie, non ci fidiamo dei ministri". "Questa è una città che risponde, che non molla di fronte a tutto e a tutti", ha urlato al megafono un altro manifestante che aggiunto: "La maledetta politica la mantiene accesa a dispetto delle leggi dello stato italiano".

"Con l’iniziativa di oggi richiamiamo l’attenzione, dobbiamo essere in tanti: è ora che si programmi anche una settimana di manifestazioni, come abbiamo fatto agli inizi degli anni Ottanta contro le centrali nucleari", è stato chiarito.

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