Cronache

Imprenditrice vuole allattare la figlia: cacciata dalla fiera del cibo a Parma

Una norma impedisce a tutti i minori di 16 anni l'ingresso alla fiera: e così una donna che voleva allattare la figlia è dovuta rimanere fuori dalla fiera

Imprenditrice vuole allattare la figlia: cacciata dalla fiera del cibo a Parma

Una imprenditrice di 36 anni trevigiana, Chiara Ceccon, si è vista rifiutare l'ingresso alla famosa fiera del cibo Cibus di Parma perché le è stato vietato di allattare la propria figlia di sei mesi all'interno dei padiglioni fieristici. Una regola rigidissima infatti impedisce l'ingresso ai minori di 16 anni e non sono ammesse eccezioni, nemmeno per una donna in allattamento.

Al celebre salone internazionale sull'alimentazione, in programma nel capoluogo ducale dal 7 al 10 maggio, non è infatti consentito portare bimbi e ragazzi che non abbiano raggiunto il sedicesimo anno di età, per una regola ben precisa. Tuttavia la reazione della Ceccon, titolare di una piccola azienda che si occupa di import-export proprio di cibi biologici, è stata stupefatta: mai avrebbe pensato di essere lasciata alla porta con in braccio una bimba di pochi mesi.

"Sono andata sul sito per acquistare i biglietti della fiera - racconta al sito locale Oggi Treviso - ma ho scoperto, infatti, che è fatto divieto di ingresso ai minori di 16 anni, anche se accompagnati. Il divieto di ingresso per i bambini sulla pagina, viene subito prima di quello per gli animali”. Anche al telefono un'operatrice, contattata per avere ulteriori delucidazioni, ha confermato all'incredula madre che non era possibile fare eccezioni per una bimba ancora in fasce.

Una rigidità che ha destato stupore, visto che evidentemente la piccola non avrebbe certo potuto arrecare disturbo scorrazzando qua e là fra gli stand ma sarebbe rimasta tranquilla fra le braccia della madre o in carrozzina, limitandosi - al massimo - a piangere un po'. Alla signora Ceccon è stato anzi spiegato che la fiera sarebbe stato un evento troppo stressante per la bimba e le è stato senza mezzi termini comunicato che avrebbero entrambe dovuto rimanere fuori.

"Sono una madre lavoratrice che vorrebbe veder garantito il suo diritto al lavoro, attraverso asili pubblici gratuiti, maggiori garanzie e pari opportunità, cominciando magari con l'accesso ad una fiera accompagnata da mia figlia”, commenta infastidita la madre.

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