Cronache

Intesa mette in vetrina il made in Italy per spingere la ripresa

Sono 400 le imprese e le start up ospitate da Ca' de Sass durante l'esposizione universale Barrese: «Così si fa business»

Quattrocento imprese italiane ospiti al Padiglione The Waterstone, 100 incontri business e più di 200 eventi culturali. È il bilancio della partecipazione a Expo Milano 2015 di Intesa Sanpaolo. Numeri cui si aggiungono 600mila biglietti di ingresso venduti sulla piattaforma online dell'istituto e sui canali diretti (4.500 filiali e 7.000 sportelli bancomat), 55mila carte «flash Expo« emesse e oltre 100milioni di euro di transizioni tra versamenti e prelievi all'interno del sito espositivo.

In qualità di official global partner dell'evento, Intesa Sanpaolo ha investito sul potenziale di Expo come vetrina mondiale per le eccellenze del made in Italy e motore per il rilancio dell'economia del nostro Paese. In quest'ottica, Intesa ha completato un articolato progetto di iniziative concrete ed eventi pensati per il territorio, le famiglie e le imprese sia italiane sia internazionali.

Cuore dell'impegno di Ca' de Sass è stato il Padiglione The Waterstone, lo spazio espositivo di mille metri quadri posto al centro dell'esposizione e progettato dall'architetto Michele De Lucchi. Realizzato con materiali interamente ecologici e riciclabili, lo spazio espositivo arricchito da installazioni multimediali e opere d'arte, è stato teatro quotidiano di un ricco palinsesto di eventi rivolti a famiglie, bambini, giovani e meno giovani. Le iniziative hanno coinvolto importanti soggetti e partner della banca in campo sociale e artistico: da Save The Children al Banco Alimentare, dal Fai-I Luoghi del Cuore al Teatro alla Scala e al Teatro Piccolo di Milano.

All'interno di The Waterstone i visitatori hanno inoltre sperimentato i servizi di una filiale innovativa, realizzata con criteri d'avanguardia sia nelle soluzioni tecnologiche sia nelle relazioni con la clientela.

Al centro del progetto di Intesa Sanpaolo per Expo sono state però le imprese espressione del made in Italy. A esse la banca ha destinato un plafond di 15 miliardi attraverso nuove linee di credito, oltra a servizi e prodotti specialistici. Al padiglione The Waterstone, le eccellenze italiane, spesso rappresentate da pmi, hanno avuto la possibilità di presentarsi per un giorno sul palcoscenico universale dell'Expo, nello spazio «Ecco la mia impresa». Quasi 400, in tutto, sono state quelle ospitate da Intesa con l'iniziativa «Candida la tua impresa», in prevalenza pmi e start up appartenenti al settore del food, ma anche del design e della moda. Le aziende provenienti da tutta Italia hanno partecipato sia a incontri aperti al pubblico sia ad attività di networking e meeting riservati.

«Attraverso “Ecco la mia impresa“ - dice il responsabile area Sales e marketing della banca, Stefano Barrese - abbiamo ospitato in Expo 400 imprese che rappresentano il meglio dell'imprenditoria nel food, nella moda, nel design e in quei settori che hanno reso il made in Italy sinonimo di eccellenza nel mondo. Grazie a questa iniziativa, sviluppata sul concetto di sharing, ogni giorno nel nostro padiglione, abbiamo creato le migliori condizioni affinché si stabilissero sinergie e si sviluppassero opportunità di business per le nostre imprese clienti grazie alla contaminazione virtuosa di idee, esperienze e storie di successo».

Alla vetrina fisica di The Waterstone, Intesa ha affiancato quella virtuale di «Created in Italia», il nuovo portale di ecommerce dedicato alle eccellenze italiane della ristorazione, del turismo, del design e del fashion. Una vera piazza virtuale, dove il brand italiano si è messo in luce durante Expo, per promuovere lo sviluppo commerciale tra aziende e potenziali clienti, anche internazionali, grazie a un'offerta personalizzata: dai ticket di ingresso a Expo ai coupon con offerte per località turistiche, dai pacchetti viaggio tra i paesaggi meno conosciuti della Penisola ai «luoghi d'Italia» di Slow Food.

A tutti i titolari della carta «Flash Expo», Intesa ha inoltre offerto una vasta proposta turistica e culturale con accessi scontati o privilegiati a spettacoli, mostre, musei a Milano e delle altre principali città italiane. Ai 144 Paesi partecipanti ad Expo, agli organizzatori, alle aziende italiane e straniere, alle ong e ai milioni di visitatori, Intesa ha inoltre messo a disposizione le proprie strutture specializzate, con strumenti di electronic e mobile payment, servizi finanziari e supporto all'attività transnazionale. Per affiancare le imprese clienti nei percorsi di internazionalizzazione, Intesa ha anche aderito alla piattaforma online «Expo Business Matching», lo spazio virtuale promossa dalla Camera di Commercio di Milano, come unica banca sponsor dell'iniziativa. Il progetto pensato per aiutare le imprese italiane, conclude Barrese, «esprime al meglio il modo in cui Intesa Sanpaolo vuole fare banca, ovvero andare oltre la semplice offerta di servizi e di consulenza finanziaria.

Siamo pienamente soddisfatti dei risultati di questa iniziativa legata all'Esposizione universale, che rappresenta una grande opportunità di crescita per l'Italia».

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