In attesa che l'accordo tra i creditori e la Grecia sia formalizzato e reso operativo, le famiglie italiane non hanno più la comoda e semplice opportunità di investire nei titoli di Stato come hanno fatto negli ultimi decenni. Fino a poco tempo fa, infatti, bastava acquistare un Bot o un Btp in asta, mantenerlo fino alla scadenza e incassare i generosi rendimenti senza (praticamente) nessun rischio. Tuttavia, se la strada dei titoli di Stato è praticamente preclusa per scarsa convenienza, ci sono comunque altre opportunità da cogliere. Una di queste è nel settore immobiliare.
Da un lato i prezzi degli immobili sono scesi in media tra il 25% e il 35% dall'inizio della crisi (2008) a oggi. Tenendo conto che le attuali condizioni dei mutui evidenziano tassi di interesse ai minimi (un buon mutuo a tasso variabile, disponibile sul mercato, comporta un tasso intorno all'1,50%, mentre un buon mutuo a tasso fisso oscilla tra il 2,50% e il 2,60%) le condizioni di mercato per comperare casa sono estremamente favorevoli.
In alternativa all'acquisto diretto nel mattone ci sono fondi e gestioni immobiliari che consentono di diversificare il rischio su più immobili in modo indiretto delegandone la gestione a professionisti: peraltro, è possibile anche puntare sul settore immobiliare estero che consente una ancora più ampia diversificazione. Per chi fosse già proprietario di casa (magari anche della seconda) o fosse già molto esposto sul settore immobiliare, l'altra opportunità per investire al meglio i risparmi è quella di rivolgersi alle grandi reti di promotori o a consulenti finanziari di fiducia.
Grazie a questa scelta gli investitori possono sfruttare le competenze degli esperti per allestire portafogli in grado di affrontare le difficili acque dei mercati. In questa fase, per esempio, a livello azionario sono preferiti l'Europa e il Giappone perché le quotazioni sono più convenienti rispetto a quelle della Borsa Usa e le economie europee e nipponiche sono in miglioramento con ricadute molto positive sui profitti delle aziende. Per le obbligazioni, invece, la raccomandazione è quella di aumentare l'esposizione alle obbligazioni societarie Usa ( corporate bond e high yield ) sfruttando la solidità delle imprese americane e il possibile rafforzamento del dollaro: per chi volesse rischiare qualcosa in più, si potrebbe mettere in portafoglio fino a un 10% di Etf e fondi obbligazionari Paesi emergenti per incamerare i rendimenti più alti che questi titoli sono ancora in grado di pagare.
Tuttavia, ancora più determinate della pur importante ripartizione delle tipologie di azioni e bond, è il controllo del rischio del portafoglio nel suo complesso. Gli investitori hanno bisogno di aiuto e di informazioni per raggiungere i loro obiettivi finanziari. I dati di una recente ricerca di mercato mostrano come gli italiani, più che altrove in Europa, sono alla ricerca di soluzioni che possano ottenere rendimenti più alti, offrendo al contempo una protezione dalla volatilità di mercato. Per questo, un uso più efficiente delle asset class tradizionali (azioni, obbligazioni, strumenti monetari), degli investimenti non tradizionali (immobiliare, materie prime, valute) e delle tecniche di gestione alternative, possono aiutare a diversificare le fonti di rendimento e a controllare meglio i rischi del portafoglio.
I professionisti della consulenza finanziaria possono, in quest'ottica, aiutare e guidare i risparmiatori verso una migliore pianificazione finanziaria: un servizio di consulenza finanziaria professionale ed evoluta è ormai necessario per prendere decisioni di investimento più consapevoli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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