Gli islamici bacchettano il Vaticano: "La cremazione è un oltraggio"

Dopo l'apertura del Vaticano alla cremazione, le barricate degli islamici: "È contro la sharia". E rispolverano un'antica tradizione di Maometto

Gli islamici bacchettano il Vaticano: "La cremazione è un oltraggio"

"La cremazione è una pratica contraria alla sharia e un oltraggio al defunto". Un esperto della prestigiosa università sunnita di al Azhar fa le pulci al Vaticano che ieri si è espresso in modo positivo, ma a condizione che le ceneri non vengano disperse o conservate in casa, bensì nei cimiteri. Ma per Ali Muhammad al-Azhari, membro del comitato accademico dell'università, "non è lecito dare attuazione alla volontà di chi chiede ai figli o alla famiglia di essere cremato dopo la morte".

"Tra le cose vietate vi è l'oltraggio al defunto". Azhari ricorda un hadith, ossia una tradizione del profeta Maometto, che recita "rompere le ossa a un morto è come rompergliele da vivo". In una intervista all'Aki-Adnkronos International l'esperto precisa che "la questione non riguarda solo i musulmani, ma si estende anche ad ebrei, cristiani e perfino a coloro che muoiono senza fede".

"La scuola hanafita (una delle quattro scuole giuridiche dell'islam, seguita in Egitto, ndr) afferma di 'non rompere le ossa agli ebrei, nemmeno nei loro sepolcri'", sottolinea al-Azhari, con riferimento allo statuto della dhimma, ossia "protezione", di cui godono i fedeli delle religioni rivelate nell'islam.

Una protezione che, spiega il membro del comitato accademico dell'università, "deve essere garantita loro anche dopo la morte". In tal senso, conclude, "la cremazione è un oltraggio al defunto cui Allah ha conferito onore tanto da vivo che da morto".

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