Istruzioni per l'uso ​della cannabis di Stato

Il ministero della saluta ha pubblicato il "bugiardino" per i primi pazienti che fanno uso della marijuana terapeutica

Istruzioni per l'uso ​della cannabis di Stato

Posologia e istruzioni per l'uso, ecco come si presenta il "bugiardino" redatto dal ministero della Salute con le regole per l'utilizzo terapeutico della marijuana.

La cannabis è trattata come un farmaco vero e proprio con tanto di indicazioni ed effetti collaterali. È l'effetto dell'apertura all'uso terapeutico della sostanza stupefacente. Una rivoluzione in Italia. "Il decreto, oltre a individuare nel ministero della Salute le funzioni di organismo statale per la coltivazione della cannabis, contiene un allegato tecnico rivolto a medici e farmacisti per consentire l'uso medico della cannabis in maniera omogenea in Italia" scrivono dal Ministero.

All'inizio di quest'anno si è scelto di coltivare la canapa all'istituto farmaceutico militare di Firenze, per risparmiare ed evitare di comprare la sostanza fuori dal territorio italiano. Ma fino a quando l'Esercito non sarà pronto, cioè nell'aprile prossimo, si continuerà ad acquistare all'estero la pianta. Richiesta sempre più dai pazienti. Il decreto rappresenta l'avvio di un progetto pilota che durarà due anni. Verrano studiati i risultati tramitie le schede dei pazienti sottoposti a questo tipo di cura e compilate dai medici. Le prime stimeparlano di 100 chili di sostanza per far fronte alla domanda.

Le istruzioni per l'uso è allegato all'atto legislativo possiede e offre tutte le informazioni necessarie. L'unica premessa che si legge dal documento è che "l'uso medico di cannabis non può essere considerato una terapia propriamente detta, bensì un trattamento sintomatico di supporto a quelli standard, quando questi ultimi non hanno prodotto gli effetti desiderati o hanno provocato effetti secondari non tollerabili". In parole povere non so può considerare la marijuana come un medicinale di prima scelta, ma piuttosto com eun medicinale da usare solo su consiglio medico. Una sorta di analgesico per il dolore, quello cronico di natura neurologica o legato a patologie come la sclerosi multipla. Inoltri ha effetti positivi sulla nausea causata da chemio o altre terapie, stimola l'appetito in chi ha anoressia nervosa, aiuta nel glaucoma e nella sindrome di Tourette.

Ad ogni paziente viene consegnata una scatola con all'interno i fiori di canape. "È possibile preparare un decotto di infiorescenze in acqua bollente e assumere tale preparazione dopo circa 15 minuti di bollitura con coperchio. Il rapporto è di 500 milligrammi di cannabis per 500 millilitri d'acqua " viene spiegato sulle istruzioni. Le indicazioni sono chiare, e nei casi più estremi, se non arrivano gli effetti desiderati basta inalare la sostanza con un vaporizzatore. I miligrammi prescritti di solito sono 200, ma la frequenza la decide il medico. Gli effetti collaterali sono quelli fatti da studi sull'uso "ricreazionale" della sostanza, ma sono ancora pochi sull'uso medico. Per questo motivo si valuta con i primi: "Alterazione dell'umore, insonnia e tachicardia, crisi paranoiche e di ansia, reazioni psicotiche e infine sindrome amotivazionale".

Il "bugiardino" non dimentica di valutare le associazioni con altre sostanze, come l'alcol, e con alcune patologie. Tra le avvertenze, si sottolinea che la cannabis "può indurre dipendenza complessa", un rischio però ridotto proprio dall'uso medico.

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