Cronache

Gli italiani che puliscono strade per saldare i debiti col fisco comunale

A Grosseto i cittadini chiedono di pagare le tasse arretrate svolgendo lavori socialmente utili. Così si ritorna al baratto

Gli italiani che puliscono strade per saldare i debiti col fisco comunale

Vi ricordate il vecchio e caro baratto? Di questi tempi torna di moda. Senza vergogna. Ora chi ha debiti col fisco comunale può andare in pari svolgendo lavori socialmente utili. Perché in tempo di crisi e di scarica liquidità ci si inventa davvero di tutto. E se non si può pagare in denaro, si paga mettendosi al lavoro per la città.

Piace ai grossetani l'idea del baratto amministrativo, cioè la pratica per cui, se sono in difficoltà, pago il mio debito di arretrati e tasse comunali pulendo le strade della mia città o imbiancando le aule scolastiche. Sono oltre 1.500 i cittadini che hanno firmato una petizione con cui si chiede a Palazzo civico di consentire l'opzione del baratto amministrativo. La mattina di lunedì 5 ottobre Matteo Della Negra e Roberto Carlettini, tra i promotori dell'iniziativa in qualità di cittadini, hanno consegnato un plico con le firme all'ufficio protocollo del Comune. Adesso l'Amministrazione comunale ha trenta giorni di tempo per rispondere se ha intenzione o meno di barattare i crediti che vanta nei confronti dei cittadini con servizi resi dai debitori alla comunità. Nel caso decida per il nulla osta al baratto, dovrà anche fissare criteri e condizioni: l'identikit del cittadino che può ricorrere al baratto, i debiti e le attività che si possono “scambiare”.

Il baratto amministrativo non è un'invenzione solidaristica. È norma. Discende dall'articolo 118 (comma 4) della Costituzione ma soprattutto dal decreto Sblocca Italia del 2014 che, al capitolo dedicato a sollecitare i cittadini a tutelare e valorizzare il territorio in cui vivono, stabilisce che: il Comune può individuare una serie di "lavoretti" che il cittadino può fare per avere in cambio riduzioni o addirittura azzeramento di tributi comunali.

Cosa si può barattare? Ad esempio, pulizia delle strade del proprio quartiere; potatura del verde pubblico, parchi e giardini; vigilanza del territorio; imbiancatura delle aule scolastiche; manutenzione di edifici pubblici; recupero e riuso sia di aree che di immobili inutilizzati e di proprietà del Comune per finalità di pubblico interesse. Si saldano: tributi comunali già scaduti - Tari, Tasi, vecchia Ici ... - ma anche canoni non pagati di case popolari. Un esempio: per mesi non ho pagato il canone dell'appartamento popolare in cui vivo e ho accumulato un debito di 1.200 euro? Posso pulire alcune strade cittadine quattro ore al giorno a 7,50 euro l'ora per due mesi e mi sarò messo in regola.

Attenzione. Non tutti però possono saldare i debiti con il fisco comunale mediante il baratto. In genere possono farlo i cittadini che hanno un basso reddito: quanto basso? Fissare l'asticella è competenza del Comune. Ad esempio, ci sono municipi che hanno fissato quota 8.500 euro di Isee (l'indicatore-redditometro che si applica alla famiglia), soglia oltre la quale si deve sborsare in modo tradizionale.

Si possono saldare tributi comunali non pagati ma iscritti già a ruolo e non ancora regolarizzati.

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