L'assistente gay di Vattimo: pensiero debole ma carne forte

L'assistente gay di Vattimo: pensiero debole ma carne forte

C'è un punto debole nel pensiero debole di Gianteresio Vattimo. Va individuato in un passaggio dell'intervista che lo scrittore, filosofo calabropiemontese, ha concesso al Corriere della Sera. Secondo il Vattimo di cui sopra, il suo amico, compagno, collaboratore, blogger brasiliano Simone Caminada, accusato di avere stuprato una ragazza, non può essere colpevole dell'atto violento perché «non è tanto eterosessuale». Ora l'aggettivo «tanto», nel senso di così forte, così grande, così etero, dovrebbe far pensare che il filosofo consideri l'identificazione dell'eterosessualità in percentuale, reale o percepita come le temperature meteorologiche, quelle caldissime estive o quelle rigide invernali. Una cosa è la realtà, un'altra la sensazione. Oppure «tanto eterosessuale» sta a significare che trattasi di un exit poll, una previsione che potrebbe essere smentita o addirittura ribaltata, un «tanto» che diventi poco o niente, o, all'opposto, moltissimo. Vattimo, dunque, scrive una nuova pagina delle sue opere filosofiche, abbandona Heidegger e sposa Pilato, l'accusa di stupro non può riguardare un omosessuale, Simone Caminada non ne avrebbe i titoli e la tendenza che invece competono agli etero per i quali, giustamente aggiungo, non sono ammesse giustificazioni o alibi, dinanzi ai giudici e all'opinione comune. Per l'illustre docente e scrittore torinese, lo stupratore ha connotati chiari, evidenti, direi che la comunità gay non è «tanto» portata all'atto di violenza. Del resto lo stesso Vattimo ha catalogato le varie categorie, all'interno della stessa (omo)sessualità, così pronunciandosi: «Mi viene voglia di andare con una donna quando penso che appartengo alla stessa schiera di Cecchi Paone. Molti intelligenti sono gay, ma non tutti i gay sono intelligenti». Da sempre Vattimo si è battuto contro le discriminazioni, ma ogni «tanto» si concede alcune eccezioni, queste relative all'intelletto e non certamente ai desideri del corpo.

La vicenda dello stupro, tutta ancora da chiarire e accertare, allunga, comunque, ombre sui comportamenti del collaboratore Caminada, anche se, stranamente (ma fino a un certo punto) la denuncia della ragazza viene ritenuta stravagante, aggettivo anche questo utilizzato in situazioni ben precise: se trattasi di un #metoo allora è vergognoso il solo sospetto; se, invece, tocca una persona o una personalità di una certa parte politica e intellettuale, allora è doveroso. Delle due l'una: o si è casti o si è casta.

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