Un latitante albanese è stato arrestato a Roma: era ricercato dal 2003.
Il 32enne, Pjetri Genc, compariva nella lista stilata dall'Interpol dei 100 latitanti più pericolosi dell'Albania. Inoltre, nei confronti dell'uomo era stato spiccato un mandato di cattura internazionale emesso dal suo Paese di origine. L'arresto è avvenuto nel corso di un'operazione della squadra mobile di Roma.
Nel 2003, il malvivente si sarebbe macchiato dell'omicidio di un concittadino, fatto fuori con numerosi colpi di arma da fuoco al culmine di una faida familiare. In seguito a quei fatti, l'uomo si era dato alla macchia, facendo perdere le proprie tracce. E così divenne in poco tempo un "primula rossa", in quanto era riuscito a sfuggire alle ricerche per 12 anni. L'uomo era stata facilitato nell'impresa anche grazie al fatto che gli investigatori albanesi non avevano le sue impronte digitali.
La polizia albanese, infatti, non disponeva di molti elementi per poter arrivare al latitante: l'unico elemento era una semplice fotografia del periodo dell'omicidio. Secondo alcune informazioni, tuttavia, Genc si trovava in Italia. In questo modo la seconda sezione della squadra mobile, specializzata in criminalità straniera, ha potuto dare il via ad una complessa ed articolata attività di indagine con un gruppo di lavoro esperto nella cattura di personaggi di spicco in ambito internazionale.
Un'intensa raccolta di informazioni su fonti, anche all'interno della comunità albanese capitolina, è stata effettuata col coordinamento della procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma e col supporto del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia.
Dopo un lungo appostamento iniziato il 14 dicembre scorso, è stato monitorato l'arrivo di un'auto con all'interno tre persone. Tra questo c'era anche Genc che, dopo aver ammesso di essersi nascosto a Roma per più di dieci anni, è stato arrestato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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