"Il pranzo di Natale? Preoccupatevi di non farlo in ospedale". A dirlo è Elena Pagliarini, l'infermiera dell'ospedale di Cremona nota alle cronache per l'ormai celebre foto che la ritrae riversa sul computer alla fine di un turno sfiancante in un reparto di rianimazione Covid. Ma il popolo del web non ci sta e insorge: "Ora basta terrorismo".
Grande preoccupazione per il pranzo di natale. Preoccupatevi di non farlo in ospedale o magari di non farli mai più, i pranzi.
Pubblicato da Elena Pagliarini su Venerdì 27 novembre 2020
La prima ondata del virus sembra acqua passata. Tuttavia Elena Pagliarini, che ha toccato con mano e visto con i propri occhi il dolore che si consuma nei reparti bunker degli ospedali nostrani, non può fare a meno di lanciare l'ennesimo monito. "Preoccupatevi di non farlo in ospedale, o magari di non farli più, i pranzi", tuona dal suo profilo Facebook. Un avvertimento che, mai come in queste ore, mentre il premier Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza mettono nero su bianco le misure anti-contagio in previsione del prossimo Natale, sembra cadere a fagiolo. Sebbene la curva dei contagi si sia inclinata, la paura di un nuovo picco infettivo è sempre dietro l'angolo, specie per chi ha camminato fianco a fianco con la morte durante la fase calda dell'emergenza sanitaria. Dall'inizio dell'epidemia, più di 219 operatori sanitari sono deceduti dopo aver contratto il Covid sul luogo di lavoro (dati fnomceo). Insomma, la preoccupazione dell'infermiera cremonese pare più che fondata.
Fatto sta che, a sorpresa, le sue parole non sono state accolte di buon grado dai frequentati del social network. Una pioggia di critiche amarissime e frecciatine al vetriolo hanno invaso la bacheca Facebook della Pagliarini. "Una fotografia ti ha resa famosa, ora pensa al tuo lavoro", si legge. E ancora: "Adesso gli infermieri che sono crollati sul tavolo dell'ospedale si elevano a paladini della Sanità, permettendosi di dare consigli sulla vita della gente". Pensare che, appena qualche tempo fa, l'infermiera simbolo della lotta al virus era elogiata ed encomiata da tutti. Cosa è cambiato? Forse tutto, probabilmente nulla. Ad ogni modo, le parole di apprezzamento non sono mancate.
"Ho già spiegato che a Natale, l'unico a poter girare liberamente sarà Babbo Natale, perché è magico e il virus non può fargli nulla... - silenzia la polemica una folloer - Per tutto il resto, ci sarà tempo".
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