"Ero premier e lei mi ha servito la cena". La vita di Elisabetta II che non ti aspetti

La regina amava la vita casalinga e non aveva alcun problema a “sporcarsi le mani” con le faccende domestiche

"Ero premier e lei mi ha servito la cena". La vita di Elisabetta II che non ti aspetti

Quando immaginiamo gli ambienti in cui Re e principi trascorrono la loro vita ci vengono in mente palazzi sontuosi gestiti da uno stuolo di camerieri, cuochi, giardinieri e autisti pronti a ogni minimo cenno. Quasi mai pensiamo che anche gli aristocratici hanno la loro privacy, momenti e luoghi, durante la giornata, in cui non è richiesta la presenza dello staff e l’unico desiderio di sovrani, eredi al trono e principesse è, magari, stare da soli, o in famiglia. Per la regina Elisabetta questo tempo insieme a figli, nipoti e amici sarebbe stato indispensabile. La defunta monarca amava la vita casalinga, quella fatta anche di lavori domestici e incombenze quotidiane come, per esempio, servire a tavola e lavare i piatti.

Tradizioni di Balmoral

Non è una novità il fatto che la regina Elisabetta non avesse alcun problema a infilarsi i guanti e lavare i piatti. Anzi, potremmo dire che questa fosse una delle tradizioni private, casalinghe di Balmoral. Quando la sovrana soggiornava nella residenza scozzese, infatti, spesso si occupava di queste faccende domestiche. In qualche modo sparecchiare e pulire le stoviglie riusciva a rilassarla. A tal proposito nel 2020 l’ex maggiordomo Paul Burrell (il quale lavorò per Carlo e Diana a Highgrove e fu l’ultimo maggiordomo della principessa) ha dichiarato al podcast “The Secret To”, di Vicky Pattinson, citato dal Daily Mail: “[Alla Regina] piace[va] fare picnic, ma il cibo era tutto preparato. Le piace[va] lavare i piatti. Mette[va] i suoi guanti di gomma, [andava] alla baita di Balmoral e rimaneva lì con i suoi guanti, lava[va] i piatti e la dama di compagnia li asciuga[va]”.

I barbecue di Filippo

Questo desiderio di abitudini normali, semplici era condiviso anche dal principe Filippo. A Balmoral era proprio lui a occuparsi del barbecue. Il principe Harry, come ha ricordato il magazine “Hello!”, avrebbe soprannominato il nonno “il maestro del barbecue”. Nel 2021 l’ex chef di corte Darren McGrady, che lavorò per quindici anni al servizio della royal family (dal 1993 al 1997 fu il cuoco personale di Lady Diana) ha raccontato proprio a “Hello!”: “[Filippo] non ha mai cucinato a Palazzo, che io sappia. [Si occupava] solo del barbecue, quindi principalmente [lo faceva] a Balmoral per la famiglia”. La regina Elisabetta era accanto a lui, pronta a riordinare, come ha puntualizzato McGrady: “Era tenero il fatto che poi la Regina lavasse i piatti”. Secondo l’Express per Elisabetta II lavare i piatti sarebbe stato una specie di “hobby”. Paul Burrell ha aggiunto in proposito: “Le piace[va] avere le mani bagnate nel lavandino”.

“La Regina e Filippo mi hanno servito la cena”

Questa passione di Elisabetta per la pulizia e il riordino dei piatti ha sempre stupito i fan della Corona. Ma ha lasciato ancora più sbigottite quelle poche, selezionatissime persone che hanno avuto la possibilità, pur non facendo parte della royal family, di vedere la sovrana con i piatti sporchi in mano. Dagli aneddoti narrati trapela un’incredulità mista ad ammirazione, un senso di sorpresa per questa abitudine che rendeva la Regina più vicina a noi. Nel suo libro “Elizabeth. An Intimate Portrait”, menzionato lo scorso 26 giugno dal Daily Mail, il biografo Gyles Brandreth ha riportato la testimonianza d’eccezione dell’ex primo ministro britannico David Cameron, che avrebbe persino tentato di aiutare Elisabetta a lavare i piatti: “Non me lo sto inventando”, ha esordito Cameron, come a voler avvertire della straordinarietà del suo racconto. “Mi sono seduto e il principe Filippo con Sua Maestà la Regina hanno servito la cena, sparecchiato e lavato i piatti, mentre io sono rimasto seduto a chiacchierare con gli altri ospiti”.

“Che diavolo sta facendo?”

In un’altra occasione, ha raccontato Cameron, accadde un episodio divertente: “Ricordo di aver riflettuto sul fatto che erano trascorsi circa cinque anni” dall’elezione, “così ho pensato: ‘Bene, adesso di certo posso dare una mano’, mi sono alzato [da tavola], ho messo i guanti e iniziato a lavare i piatti”. La reazione della regina Elisabetta alla vista del premier impegnato nelle faccende fu esilarante: “Ricordo che Sua Maestà disse: ‘Che diavolo sta facendo il primo ministro? Avevo infranto il protocollo, rapidamente mi sedetti di nuovo e feci ciò che mi era stato detto”.

“Laverò io i piatti”

Un insider, citato dal Daily Mail, ha rivelato al giornalista e scrittore Harry Mount, collaboratore dello stesso tabloid: “Una volta ero a un pranzo di caccia. Alla fine del pranzo ho sentito qualcuno dire: ‘Laverò io i piatti’. Mi girai e c’era la Regina con indosso i guanti gialli di gomma".

“Io lavo e lei asciuga?”

Elisabetta II avrebbe lavato i piatti anche in presenza dell’allora primo ministro Margaret Thatcher. Le due donne erano molto diverse tra loro e tali differenze avrebbero alimentato tensioni e incomprensioni. La Regina aveva un carattere più ironico e sarcastico, la Thatcher, invece, un’indole più rigida. Entrambe erano determinate e difendevano con passione i loro punti di vista, soprattutto per quel che concerneva i temi politici e sociali. Per la verità, forse, anche per quanto riguardava quelli più privati. Il Daily Mail, infatti, ha scritto: “In quanto fervente monarchica la Tatcher era irremovibile sul fatto che la Regina non dovesse pulire le stoviglie”. Avrebbe ritenuto che non fosse un’attività degna del suo rango. Elisabetta, però, seppe tenerle testa in maniera elegante. Dopo un picnic, ha rivelato Paul Burrell, si sarebbe rivolta al suo primo ministro e le avrebbe semplicemente detto: “Bene, allora io lavo [i piatti e] lei li asciuga?”. Fu, probabilmente, una delle rare volte in cui Sua Maestà e la Tatcher giunsero a un compromesso.

Fin da bambina

Nel suo libro Gyles Brandreth sostiene che questa vera e propria passione di Elisabetta per la pulizia dei piatti sarebbe iniziata molto presto: “Quanti di voi hanno letto i diari scritti durante la guerra dall’amica d’infanzia della Regina, Alathea Fitzalan-Halan, sapranno che Lilibet è sempre stata brava nelle faccende domestiche. Nel marzo 1941, mentre stavano prendendo lezioni di cucina a Windsor, Alathea osservò: ‘A Lilibet, in realtà, piace lavare i piatti e lo fa più di tutti noi messi insieme”. Questo aneddoto distrugge un cliché, sottolineando che l’educazione domestica è parte integrante dell’educazione dei membri più giovani delle famiglie reali. Anzi, il Daily Mail l'ha definita “una priorità”. In effetti imparare a fare le faccende non è una cosa da persone comuni, diciamo così. È, o almeno dovrebbe essere, un insegnamento per tutti, non solo per ovvie questioni d’igiene, ma perché potrebbe aiutare, in una certa misura, a sviluppare una personalità più ordinata, metodica e indipendente, dunque a essere una lezione importante per la vita.

“Cose ordinarie”

L’esempio della regina Elisabetta sarebbe stato ripreso da William e Kate e applicato all’educazione dei loro figli, George, Charlotte e Louis. “Le persone si sorprenderebbero vedendo quanto le cose siano ordinarie in casa”, ha detto un insider al Daily Mail nell’agosto 2024, riferendosi alla quotidianità dei principi di Galles. “I bambini aiutano ad apparecchiare la tavola, pulire i loro piatti quando hanno finito di mangiare e a mettere in ordine. Non c’è alcun trattamento preferenziale”. Nell’Adelaide Cottage, sostiene il Daily Mail, William e Kate farebbero “a turno per cucinare”. La fonte ha aggiunto: “Catherine è molto spontanea. Tiene la famiglia con i piedi per terra. La casa è un porto sicuro…Ci si aspetta che i bambini facciano le faccende e collaborino attivamente a casa”, naturalmente con piccoli compiti adatti alla loro età.

Una Regina pragmatica

Lavare i piatti può sembrare un’inezia, invece anche questo gesto così normale fa parte dell’eredità della regina Elisabetta. Un patrimonio intangibile, ma ugualmente importante per il futuro della royal family. L’azione di pulire i piatti è emblematica del pragmatismo della defunta sovrana, una caratteristica in parte innata, in parte appresa che tutte le biografie e le fonti le attribuiscono. Del resto, come giustamente ha scritto il Guardian, “la monarchia moderna che Elisabetta ha ereditato richiedeva le abilità di un manager scaltro, non di un regnante festaiolo”. Una persona profondamente ancorata alla realtà, pur essendo privilegiata, non un sovrano arrogante.

La Regina e prima di lei i suoi genitori, erano consapevoli di questo monito, per la verità molto attuale. Il fascino di Elisabetta stava anche in questa concretezza che molti considerano inusuale per una monarca e che, invece, è (o, almeno, dovrebbe essere) la base di ogni buon leader.

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