Cronache

Luca, l'astrofisico che spiega la fisica coi film di fantascienza

L'astrofisico Luca Perri parte dai film di fantascienza per spiegare concetti di fisica: "Interstellar è un film molto avanzato, ha degli errori di fisica voluti"

Anne Hathaway in una scena di "Interstellar"
Anne Hathaway in una scena di "Interstellar"

Usare i film di fantascienza per spiegare tematiche scientifiche. È l'idea dell'astrofisico Luca Perri, ricercatore all'Università degli Studi dell'Insubria e all'Osservatorio Inaf di Brera, che ha trovato il modo per divulgare conoscienze scientifiche al grande pubblico.

E così, l'astrofisico riesce a spiegare in modo divertente e semplice, concetti in realtà complessi e incomprensibili ai più. "Agli occhi di un fisico- ha spiegato al Corriere della Sera- i film di fantascienza hanno sempre qualche errore, ovviamente". E, infatti, Gravity, dal punto di vista scientifico è considerato "agghiacciante", mentre invece Interstellar è giudicato interessante, tanto che Perri ci ha costruito un'intera conferenza-spettaccolo, durante la quale ha spiegato agli spettatori alcuni concetti della fisica.

La pellicola del 2014, infatti, ha potuto attingere alle conoscenze di Kip Thorne, fisico statunitense che venne insignito, nel 2017, del Premio Nobel, per la scoperta delle onde gravitazionali. "Interstellar ha degli errori di fisica ma sono voluti: delle licenze poetiche senza le quali la trama non avrebbe potuto proseguire- spiega Perri-Però ha al suo interno della fisica molto avanzata, della relatività generale e delle speculazioni su ciò che non conosciamo e che vorremmo scoprire, ad esempio cosa c’è dentro un buco nero e cosa avviene se mi avvicino ad un buco nero".

Il cinema è un ottimo mezzo divulgativo, soprattutto in un Paese dove "la scienza non è considerata una priorità per cittadini e dove la stessa comunità scientifica tende a chiudersi su sé stessa". I film, infatti, permettono agli spettatori di collegare le emozioni alle immagini, così da suscitare la curiosità di indagare sul fenomeno che ha visto sullo schermo.

In questo modo, il grande pubblico si avvicina alla scienza e, grazie alle modalità usate da Perri, anche la scienza si avvicina alle persone.

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