L'ultima follia buonista: moschee e imam nel presepe

L'opera è stata realizzata da un pensionato di Spino d'Adda in collaborazione con il vicariato: "Valori condivisi"

Foto gentilmente concessa da Stefano Sagrestano de La Provincia di Crema
Foto gentilmente concessa da Stefano Sagrestano de La Provincia di Crema

A Spino d'Adda è stato allestito un presepe davvero singolare. Assieme a Gesù Bambino, alla Madonna e a san Giuseppe sono state inserite anche statuine che raffigurano imam, donne velate dal burqa e perfino moschee. La sacra rappresentazione è stata realizzata, come spiega La provincia di Crema, da "Giancarlo Benaglia, da sempre appassionato di Natività".

Il presepe è stato allestito davanti alla chiesa parrocchiale di san Giacomo e ha ricevuto l'ok anche dal vicario don Enrico Bastia che, come riporta La provincia di Crema, "da tre anni sostiene l’iniziativa del pensionato e gli garantisce gratuitamente il negozio di proprietà della parrocchia".

Il pensionato ha spiegato così la sua iniziativa: "Per me il presepe significa famiglia, valori condivisi da tutti, anche nell’islam: dunque ho deciso di dare spazio ai musulmani. Non mancano i fedeli di Allah che vivono in paese che apprezzano questa mia scelta".

Ma ciò che sorprende di più è la fede "padana" di Benaglia: "Non sono iscritto, ma ho sempre votato Lega. Non ritengo che inserire l’Islam nel presepe sia contraria alle mie convinzioni politiche e di cattolico. Ho anche invitato il segretario Matteo Salvini, chissà se verrà mai a vederlo".

Antonio Agazzi, vicecomissario provinciale di Forza Italia, commenta così questa iniziativa: "Occorrerebbe imparare a rispettare maggiormente i simboli della tradizione religiosa e culturale cristiana. E forse non sarebbe privo di senso che la Chiesa stessa dicesse ogni tanto qualche parola capace di fare chiarezza. Nel caso specifico mi sembra evidente che si tratti del frutto di quel sincretismo religioso di questo continuo ricercare da parte di certa politica suggestioni multiculturali che, alla fine, confondono e ci mostrano poco credibili nei confronti dell'islam.

Se non ristabiliamo la verità storica rispetto al presepe che fu ideato a san Francesco e sul Cristo storico che precede Maometto, c'è solo una gran confusione che ingenera nei musulmani la convinzione che noi non crediamo più a nulla".

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