Manovra, alle forze dell'ordine solo 600 milioni: la protesta di polizia e militari

I sindacati di polizia e delle forze armate esprimono il loro malcontento contro la manovra. Tensioni anche per numeri identificativi per gli agenti

Manovra, alle forze dell'ordine solo 600 milioni: la protesta di polizia e militari

Brutte notizie per le donne e gli uomini che lavorano nel comparto sicurezza. Nella manovra sarebbero stati stanziati pochissimi fondi per le forze armate e quelle di polizia.

Per l’intero settore, infatti, il governo avrebbe messo a disposizione 600 milioni di euro destinati al rinnovo del contratto e circa 60 per il riordino delle carriere. Cifre che, però, non garantirebbero un equo trattamento. Nei giorni scorsi, i sindacati di polizia sono già scesi in piazza per esprimere il malcontento contro la manovra. Ma non sono gli unici. Anche i Cocer e le associazioni sindacali delle forze armate stanno protestando a gran voce.

Nonostante tutto, il governo appare sordo dinnanzi alle richieste tanto che al momento non arrivano aperture o segnali di altro tipo. Ciò non fa altro che accrescere il malcontento tra chi si occupa della sicurezza dei cittadini. Anche perché oltre a quello economico vi è il tema delle tutele e dei diritti a mettere in allarme polizia e militari.

Si è aperto un dibattito sui numeri identificativi per gli agenti e la legge che dovrebbe regolamentare i sindacati militari, argomenti sensibili per gli addetti alla sicurezza. Nel primo caso i sindacati di polizia sottolineano il rischio a cui verrebbero esposti gli agenti, magari con false denunce, minacce e strumentalizzazioni.

Nel secondo, invece, il timore delle associazioni già costituite con autorizzazione

dell'ex ministro alla Difesa, Elisabetta Trenta, è che manchi la volontà di portare a termine l'iter legislativo nonostante la Corte costituzionale nel 2018 si sia espressa in favore di una legge in tal senso.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica