Lo scontro tra il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e il ministro dell'Intero Salvini non risparmia l'ennesima occasione per la stoccata tra due che non si amano affatto. Adesso il primo cittadino di Palermo interviene a gamba tesa sulla decisione del Governo di chiudere i porti italiani: «se una nave, a maggior ragione se battente bandiera italiana, salva dei naufraghi, il diritto italiano e internazionale prevede che ai naufraghi sia garantito un approdo sicuro, presso il quale si potranno effettuare le necessarie verifiche sul loro status di rifugiati, migranti, richiedenti asilo o altro», afferma Orlando, commentando la situazione della nave Mare Jonio al largo di Lampedusa. «Se il ministro dell'Interno ritiene che il comandante e l'equipaggio della Mare Jonio abbiano violato delle leggi, li lasci sbarcare così da permettere alla magistratura di fare il proprio lavoro e fare le dovute verifiche. Altrimenti potremmo pensare che il rifiuto di fornire assistenza a persone che si presume siano in situazione di pericolo, sia solo dettato da razzismo e dalla volontà di favorire l'immigrazione clandestina gestita tramite canali illegali gestiti dai criminali, piuttosto che tramite canali alla luce del sole come quelli usati dalla rete di Mediterranea».
Da Palermo a Napoli, perché stamattina il sindaco Luigi De Magistris su Facebook ha scritto un messaggio che ricalca quello dei colleghi di Palermo e Lampedusa. «Portiamo fortuna - scrive -.
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