Marocchino stupra 55enne disabile e poi gli estorce denaro per non pubblicare il video

Il disabile è stato accompagnato in un casolare abbandonato della periferia di Ventimiglia, dove il giovane magrebino ha abusato di lui; dopodiché gli ha chiesto 400 euro per non divulgare il filmato della violenza

Marocchino stupra 55enne disabile e poi gli estorce denaro per non pubblicare il video

Un marocchino, di 26 anni, ha stuprato un disabile italiano di 55 anni, senza fissa dimora, all’interno di un casolare abbandonato e, come se ciò non fosse già abbastanza, gli ha pure chiesto 400 euro per non pubblicare su internet il filmato - realizzato col videofonino - dell’avvenuta violenza sessuale. Una storia davvero ai margini quella che si è consumata, nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, in frazione Latte, a Ventimiglia, i provincia di Imperia.

L’aggressore è già stato arrestato dagli agenti della squadra investigativa del commissariato di polizia di Ventimiglia e, stamani, il gip del tribunale di Imperia ha convalidato l’arresto. Tutto ha inizio mercoledì sera, quando il cinquantacinquenne si ferma a conversare con un gruppo di nordafricani fuori dalla stazione ferroviaria della città di confine.

A un certo punto il ventiseienne accompagna l’italiano in un casolare della periferia di Ventimiglia, evidentemente per trascorrere la notte, essendo entrambi senza una fissa dimora. Qualcosa, però, dev’essere andato storto e verso l’alba di giovedì si consuma la feroce aggressione. Il cinquantacinquenne riesce a mettersi in salvo, grazie al fatto che il magrebino, ubriaco, si addormenta. Scappa e si rifugia in commissariato, dove spiega agli agenti tutto quello che è appena accaduto.

Grazie alla sua descrizione, i poliziotti riescono a rintracciare il marocchino: un pluripregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio, già espulso e attualmente sottoposto a un ordine del Questore di Imperia di abbandonare l'Italia, notificato solo cinque giorni fa.

Lo troveranno nel pomeriggio di giovedì, nei dintorni della stazione. L’italiano viene portato in ospedale, dove i medici gli riscontrato lesioni compatibili con una violenza sessuale e lo dimettono con 10 giorni di prognosi.

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