Cronache

Mauro Corona: "L'Italia è una bomba innescata, torna il nazismo"

Lo scrittore Mauro Corona commenta così l'episodio del blitz di alcuni skinhead nella sede di un'associazione che si occupa di migranti

Mauro Corona: "L'Italia è una bomba innescata, torna il nazismo"

Mauro Corona commenta le polemiche di questi giorni dopo l'irruzione di un gruppo di skinhead nella sede di una'associazione che si occupa di migranti. Lo scrittore ai microfoni di Radio Capital spiega la sua posizione: "L'Italia è una bomba innescata che ha ancora la miccia lunga". Un'affermazione dura che lo stesso scrittore spiega così: "È colpa della politica che non risponde", dice lo scrittore, "guardate Renzi, così beffardo, sembra prendere in giro l'Italia intera: non gliene frega niente di far star bene l'umanità italiana, gliene frega del potere. Parla di mettere in sicurezza l'Italia dagli aggressori, dai ladri... ma allora mettiamo un poliziotto ad ogni famiglia: è impossibile. Sono mosse per ottenere qualche voto, ma anche un imbecille capisce che non è possibile". Corona poi commenta anche le dinamiche della politica italiana in vista del voto per il 2018: "Mi vorrei buttare sui 5 Stelle, ma non mi fido neppure di loro. Io predico sempre di non andare più a votare. Votiamo gente che poi ci tradisce".

Poi torna sul neofascismo che a suo dire si sta sviluppando nel nostro Paese: "Io sono preoccupato non tanto dai gruppi neonazisti o neofascisti, ma dalla politica di sinistra che ignora questo fermento, che è molto vasto, molto presente. Salvini dice che sono quattro scemi, ma vedrete fra qualche anno quanti saranno! L'immigrazione? Viene usata come pretesto. Intanto c'è un ragazzo che ha un hotel qui vicino che avrebbe accolto dodici migranti per farli lavorare, pagandoli: non glieli hanno dati, se li tengono altrove per farsi pagare i 35 euro". Infine ribadisce il suo sì allo ius soli e spera che entro la fine di questa legislatura vengano approvate le norme per il biotestamento e la cittadinanza: "Sono cose di una grandezza sociale inesprimibile. E allora perché non le fanno? Perché altrimenti si trovano contro una parte di popolo che non li vota.

È tutta una strategia politica. Siamo in trappola"

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