È iniziata alle prime luci dell'alba l'operazione "Terzo livello", che ha dato il via a numerose ordinanze cautelari nei confronti di esponenti di spicco della politica e del mondo imprenditoriale di Messina.
In manette è finita l'ex presidente del consiglio comunale, Emilia Barrile, candidata a sindaco da indipendente alle scorse elezioni. Già lo scorso maggio, proprio nel bel mezzo della campagna elettorale, la cooperativa gestita dalla Barrile era stata denunciata per "lavoro nero e sfruttamento". L'accusa nei suoi confronti è quella di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati contro la pubblica amministrazione. Secondo l'accusa, la donna avrebbe creato un vasto sistema d'affari "per avere appoggio elettorale". "Attraverso i patronati si agevolavano i giovani per poi avere la disoccupazione", afferma la Dia.
In tutto sono 13 le misure cautelari chieste dalla procura.
Come riporta Repubblica, "di queste 11 sono misure personali, due sono misure interdittive, mentre nell’indagine risultano altri 8 indagati. Oltre a Barrile, l’unica esponente politica coinvolta nell’inchiesta, anche imprenditori, ed ex rappresentanti dei vertici delle partecipate del Comune di Messina, come Amam e Atm".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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