Cronache

Mestre, arrestate nomadi professioniste dei borseggi sui treni

Due giovani bosniache sono state fermate dalla Polfer di Mestre dopo aver borseggiato una famiglia di turisti coreani. L'accusa per loro è di furto aggravatoe sono state portate nel carcere di Venezia in attesa della convalida dell'arresto

Mestre, arrestate nomadi professioniste dei borseggi sui treni

Due donne bosniache, specialiste della criminale arte del borseggio sui treni, sono state arrestate martedì dalla polizia ferroviaria di Mestre dopo un tentativo di furto ai danni di una famiglia coreana.

Le giovani, già note alle forze dell'ordine proprio per numerosi furti compiuti specialmente sulle tratte Mestre- Venezia e Venezia- Padova, hanno pensato di poter continuare nel loro “lavoro” anche in questo periodo di vacanza e così, nel tardo pomeriggio del 7 agosto, sono salite a bordo di un convoglio in partenza da Santa Lucia e diretto a Trieste ed hanno messo in atto una delle loro tecniche di borseggio.

Approfittando della solita confusione presente nella stazione, le nomadi hanno individuato come vittime perfette i componenti di una famiglia coreana che stavano incontrando difficoltà nel trovare i posti a sedere. Subito dopo, le donne sono entrate in contatto con le “prede” mostrandosi gentili e premurose ed offrendo ai disorientati turisti un inatteso, quanto provvidenziale, aiuto.

In questo modo le bosniache sono riuscite a cogliere il momento più propizio per impossessarsi di un portafoglio e di un paio di occhiali da sole di marca. In un primo momento le vittime non si sono accorte di nulla ma si sono insospettite per le insistenti attenzioni mostrate dalle due giovani che, ad un tratto, si sono allontanate velocemente lungo il corridoio della carrozza.

Controllando i bagagli, i coreani si sono accorti della mancanza di alcuni beni e così hanno immediatamente informato il capotreno che, a sua volta, ha chiesto l’intervento della Polizia Ferroviaria. Quando il treno si è fermato alla stazione di Mestre, le due malviventi capendo di essere state scoperte hanno provato a fuggire ma una pattuglia di agenti della Polfer, già in allerta, è riuscita a bloccarle ed a recuperare la refurtiva.

L'accusa per le due nomadi è di furto aggravato ma considerati gli innumerevoli precedenti penali sono state condotte nel carcere di Venezia in attesa della convalida dell'arresto.

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