Maxi blitz a Mestre: in manette i nigeriani del racket dell'eroina

L’operazione delle forze dell’ordine ha visto impegnati 500 agenti

Maxi blitz a Mestre: in manette i nigeriani del racket dell'eroina

Una maxi operazione delle forze dell’ordine ha smantellato il clan dei nigeriani padroni del traffico di eroina alla stazione di Mestre.

Il blitz antidroga, con tanto di elicotteri e mezzi blindati, ha visto impegnati nell'intero quartiere Piave – tra via Monte San Michele e via Trento – anche i reparti speciali della polizia, per un totale di cinquecento agenti sul campo.

Il risultato è stato ottenuto e sono finiti in arresto circa una quarantina di persone con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio, riciclaggio e di diversi decessi per overdose registratisi negli ultimi nove mesi a Mestre, nonché delle lesioni personali conseguenti ad altre cessioni. Inoltre, tre esercizi commerciali della zona si sono visti sospendere l’attività su richiesta del questore di Venezia.

Esulta anche Salvini

Un colpo alla criminalità applaudito, via social, anche dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, che su Facebook scrive. "Maxi retata di spacciatore stranieri: da questo pomeriggio, nella provincia di Venezia (in particolare intorno alla stazione di Mestre) e in quelle di Padova, Treviso, Verona e Udine, la Polizia di Stato sta curando l’esecuzione di 41 misure restrittive nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani dediti allo spaccio di stupefacenti, tra cui la "eroina killer" che ha causato purtroppo molte morti.

In corso anche provvedimenti di sospensione di licenze per esercizi commerciali e Daspo urbani. Grazie alla Polizia per l’ottimo lavoro, e “grazie” ai buonisti che hanno riempito l’Italia di immigrati i quali, in attesa di pagarci le pensioni, spacciano droga...".

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